A un mese dalla prima spunta, la Doc 15 e la Birra dello Stretto, prodotte dai 15 operai diventati imprenditori, arrivano sul mercato. Nella città dello Stretto e in provincia c'è una rete capillare di distributori. Si troveranno anche in alcune metropoli. Il passo successivo sarà l'estero. Il 10 dicembre grande festa
Birrificio Messina, da oggi inizia la distribuzione Nei locali, a Roma e Milano, no nei supermercati
Trenta distributori su Messina, una rete capillare anche per la provincia e per soddisfare le richieste da grandi locali di Roma, Milano e Firenze. Il passo successivo sarà quello di distribuire all’estero, soprattutto in Inghilterra, Grecia e Albania, paesi con cui di fatto l’azienda ha già preso contatti. Come nel caso dell’imprenditore italo-inglese Ettore Criscenti, che è arrivato apposta a Messina per portare nei suoi locali – tra Preston e Manchester – le nuove birre. Più lontano l’approdo nei supermercati.
Quando ancora nei capannoni di Larderia non c’era l’ombra dei macchinari in tanti chiamavano per prenotare. Oggi, a trenta giorni dalla prima spunta – la prima birra è stata imbottigliata il 29 settembre – la Birra dello Stretto e la Doc 15 entrano in distribuzione. Un evento speciale che pone il sigillo ad anni di sacrifici e amarezze e che vedrà il suo clou il 10 dicembre in una grande festa nell’ambito della quale oltre sarà venduta all’asta la prima bottiglia – il ricavato sarà devoluto all’associazione Bimbi in corsia – e sarà premiato il vincitore del concorso di idee per la realizzazione delle etichette speciali.
La vendita verrà fatta su internet, per consentire a tutti, in qualunque parte del mondo si trovino, di partecipare. Prezzo base d’asta 250 euro. «La Doc 15 è la birra che ognuno di noi 15 lavoratori e fondatori ha dedicato all’altro – si legge nelle brochure diffusa oggi in conferenza stampa – abbiamo creduto in questo progetto di rinascita e fianco a fianco abbiamo dimostrato che la lotta e la dignitosa perseveranza trasformano i sogni in obiettivi raggiungibili». Una birra che «nasce per essere condivisa». La bevanda si pone a metà tra l’artigianale, con un procedimento di lavorazione a bassa fermentazione, e l’industriale con un processo di imbottigliamento e pastorizzazione meccanizzato, destinato alla grande distribuzione. «Una birra che unisce» è invece lo slogan scelto per la Birra dello Stretto, che si potrà trovare anche nella versione Premium con una gradazione alcolica del 5,7 per cento.
Da domani per i tanti che in questi mesi si sono recati al birrificio chiedendo di poter gustare la birra, arriva la possibilità di acquistarla. Tuttavia non presso lo stabilimento di Larderia, si potrà invece chiamare e prenotare, la birra verrà recapitata direttamente a casa.