Palma di Montechiaro, aperta un’inchiesta sulla bimba morta soffocata dal latte

La procura di Agrigento ha deciso di aprire un’inchiesta sulla vicenda della bimba di sei anni morta soffocata dal latte a Palma di Montechiaro, nell’Agrigentino, lo scorso 28 giugno. Sul corpo della bambina è stata già disposta l’autopsia nell’ambito di un fascicolo che, al momento, sarebbe a carico di ignoti. Nonostante i tentativi da parte dei medici della Terapia intensiva, di Pediatria, Cardiologia e del Pronto soccorso, non c’è stato nulla da fare per la bimba che sarebbe arrivata quasi in fin di vita all’ospedale San Giovanni di Dio. Stando alle prime ricostruzioni, l’allarme sarebbe scattato quando i genitori si sarebbero accorti che la piccola – che pare soffrisse di una malattia genetica che la costringeva a stare a letto – non avrebbe più respirato bene dopo averle dato il latte.


Dalla stessa categoria

I più letti

La procura di Agrigento ha deciso di aprire un’inchiesta sulla vicenda della bimba di sei anni morta soffocata dal latte a Palma di Montechiaro, nell’Agrigentino, lo scorso 28 giugno. Sul corpo della bambina è stata già disposta l’autopsia nell’ambito di un fascicolo che, al momento, sarebbe a carico di ignoti. Nonostante i tentativi da parte […]

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo