Per le casse del Comune di Catania è un giorno importante. Oggi l'assessore Giuseppe Girlando presenterà i suoi numeri a Palermo, durante un'adunanza pubblica richiesta dalla Corte dei conti. Nel frattempo, però, a Palazzo degli elefanti non si placano le polemiche. E domani ne parlerà anche l'ex primo cittadino
Bilancio, bufera di critiche sulla verità di Bianco «Stancanelli e Bonaccorsi parleranno alla città»
È fissata per stamattina l’adunanza pubblica nel corso della quale la Corte dei conti valuterà se chiedere o meno il dissesto del Comune di Catania. Ma, nell’attesa dell’esito dell’appuntamento palermitano, c’è ancora tanto da dire. L’operazione «verità», la conferenza stampa con la quale il sindaco Enzo Bianco e l’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando hanno mostrato alla cittadinanza la loro versione dei fatti sullo stato dei casse comunali, non è stata dimenticata. Ma, al contrario, ha sollevato un polverone di polemiche che hanno trasformato l’evento mediatico della giunta in quello che alcuni definiscono un vero e proprio boomerang politico.
A partire dalle modalità di partecipazione, inedite prima d’ora. Dopo anni di eventi aperti a tutti, l’ufficio stampa del Comune decide di circoscrivere l’ingresso ai soli giornalisti iscritti all’Ordine, accreditati previamente con una mail. Ma non solo. La presentazione di dati discordanti con la fotografia al vaglio della Corte dei conti e l’attacco diretto alla sindacatura di Raffaele Stancanelli hanno fatto venire il mal di pancia anche a soggetti solitamente poco avvezzi all’affondo polemico.
A voler replicare sono, prima di tutto, l’ex primo cittadino Stancanelli e il suo assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi, accusati da Bianco e Girlando di aver ridotto i conti del Comune di Catania in una condizione di forte criticità. «Al momento del nostro insediamento, abbiamo trovato una macchina col motore fuso e le ruote sgonfie» chiosava l’assessore. Invitati a prender posizione da Manlio Messina, consigliere di Fratelli d’Italia, i due ex amministratori parleranno in conferenza stampa domani mattina, ospitati proprio a Palazzo degli elefanti. «Quella di Bianco e Girlando è stata una doppia caduta di stile – commenta Messina – perché è un attacco politico basato su una menzogna. Era giusto intervenire, i cittadini hanno bisogno di sapere la verità». «Hanno fatto un passo falso – conclude il consigliere – forse pensavano che anche stavolta saremmo stati zitti». Probabile anche la partecipazione di Roberto Sanfilippo, già presidente di Amt, che parlerà della situazione della municipalizzata dei trasporti.
Ma a destarsi dal suo caratteristico aplomb istituzionale era stato prima degli altri il vicepresidente del Consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono. Dopo aver parlato per primo di discrepanze tra le carte presentate dall’assessore alla stampa e quelle, invece, al vaglio della magistratura contabile, il consigliere è stato al centro di un botta e risposta a suon di comunicati stampa. «Il documento in allegato conferma in maniera inequivocabile quanto affermato ieri in conferenza stampa dal sindaco Enzo Bianco e dall’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando», scrive l’amministrazione in una nota inviata alle redazioni giornalistiche. «È esatta quindi la cifra di oltre 123 milioni di euro di valore dell’anticipazione di tesoreria del 2013».
Ma Arcidiacono non ci sta e risponde per le rime. «Pur non volendo alimentare una inutile guerra di cifre che inspiegabilmente si vorrebbe sollevare – attacca il vicepresidente – devo puntualizzare che i dati sulle anticipazioni di cassa che hanno effettivo valore contabile sono solo quelli medi riferiti all’anno di competenza e non certo quelli momentanei di una determinata data». «La Corte dei conti, infatti, certifica solo il dato medio annuale della scopertura di tesoreria – conclude Arcidiacono – come peraltro hanno correttamente attestato gli uffici della ragioneria generale che su precisa richiesta di accesso agli atti mi hanno consegnato i dati riferiti alle annualità».