Bianco ai superstiti del bombardamento atomico «Catania come Hiroshima rinata dopo catastrofe»

Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha consegnato le chiavi della città a cinque superstiti del bombardamento atomico di Hiroshima. L’incontro si è svolto a palazzo degli Elefanti a 70 anni dalla tragedia. I sopravvissuti sono giunti in città a bordo della Nave della pace, attraccata ieri nel porto etneo, che sta compiendo il giro del mondo. Catania e Hiroshima si sono gemellate nel ricordo simbolico del bombardamento atomico che nel 1945 colpì la città giapponese, con conseguenze che si vedono ancora oggi. «Cinque anni fa mia sorella più piccola è morta di cancro alla tiroide», dichiara durante l’incontro il rappresentante della delegazione nipponica Hironaka Masaki

L’uomo ha perso diversi componenti della sua famiglia durante i bombardamenti, ma soprattutto anni dopo lo sgancio della bomba atomica. «Quel giorno mi trovavo a 3,5 chilometri dall’epicentro, mi sono salvato probabilmente grazie alla presenza di un muro. Dei miei fratelli, che erano oltre, non si è riusciti a recuperare neppure le spoglie. Dopo 20 anni anche mia madre morì di cancro». Il padre morì anch’egli nel giorno del bombardamento. Il giro del mondo che i cinque superstiti di Hiroshima stanno effettuando ha uno scopo preciso: mantenere viva la memoria storica

«Può immaginare qual è il motivo per cui attraversiamo il mare partendo da un posto così lontano – dichiara Hironaka rivolgendosi al sindaco Bianco – Gli esseri umani sono creature che dimenticano facilmente e se dimenticano finiscono per effettuare gli stessi errori. Con questo anno sono passati 70 anni da quel giorno, sono rimaste poche persone che possono testimoniare la strage e per questo temiamo che si finisca per dimenticare il dramma di Hiroshima». Un altro timore chiaramente confessato è quello che si ripeta lo stesso errore. «La nostra più grande paura è che si ripeta quello che è successo. Pensiamo che questa sola esperienza sia stata sufficiente. Vogliamo che nessuno sperimenti quello che abbiamo sperimentato noi». La testimonianza di Hironaka Masaki si conclude con un invito forte rivolto al primo cittadino catanese: «Sindaco, costruiamo un mondo senza armi nucleari».

I cinque cittadini giapponesi giunti a Catania dalla tristemente famosa città giapponese all’epoca del bombardamento erano bambini. E vivevano tutti tra i tre e i cinque chilometri dall’epicentro. Alcuni, come il signor Ito Masao, sono stati sorpresi dalla bomba atomica mentre giocavano fuori casa, altri durante il pranzo, come accaduto alla signora Mitamura Shizuko. Tutti i cinque superstiti — con Horie Soh e Kamada Hiroe — hanno scelto di dedicare la loro vita al volontariato, aderendo ad associazioni che attivamente si sono mosse per sensibilizzare il Giappone e tutto il mondo sulla strage di Hiroshima e le sue conseguenze.

Il sindaco Enzo Bianco si è detto felice del gemellaggio. «Geograficamente siamo lontani – dice – ma vi sentiamo molto vicini. Catania come Hiroshima è rinata a seguito di una catastrofe, seppure non di natura bellica, ma legata al suo vulcano». Il sindaco racconta la sua esperienza politica ai superstiti nipponici e fatto presente la particolarità degli eventi storici che stanno interessando oggi Catania, città destinazione delle migrazioni. «Abbiamo accolto ieri 600 migranti arrivati in quattro barconi e salvati da una nave inglese. Gli abbiamo dato accoglienza. Oggi sono in viaggio verso le altri regioni italiane». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]