Bernini ‘nfame

Il primo corteo aveva sfilato per viale XX Settembre di venerdì diciassette sfidando la malasorte coi fischietti, i megafoni e tutto quanto, e in quell’occasione gli impiegati avevano osservato da dietro il cancello incuriositi e sorridenti, dall’alto della loro veneranda età e reduci dall’ammazzacaffè. “Pure io, pure io le facevo ‘ste cose, a quell’età. A quell’età le devi fa’ per forza”, come a dire che manifestare dissenso è come avere i brufoli, come la prima mestruazione, come litigare con i genitori per poter rientrare a casa mezz’ora più tardi. Prima o poi ti deve succedere, ma è solo una fase.
 
Il venerdì successivo, invece, i passeggeri del 490 Cornelia-Stazione Tiburtina all’andata avevano notato la scritta “Ore 12 assemblea – Ore 17 sit in Senato” davanti all’ingresso della facoltà di Architettura, ma non si erano scomposti, salvo poi ripensarci perché al ritorno, Stazione Tiburtina-Cornelia, era successo che le camionette della polizia avevano bloccato via Flaminia illuminata dalla luce blu delle sirene, e tutt’intorno era un pullulare di studenti in rivolta, e allora “Scusi, ci fa scendere?” e “No, signora, non c’è la fermata”. Di fronte alle scene da guerra civile, “A lavorà, devono annà!” aveva detto l’autista, così uno dei ragazzetti che, curiosi, si erano avvicinati al posto di guida per guardare meglio, lì per lì aveva sputato un “Bernini ‘nfame!”, salvo poi venire corretto (“Ma che Bernini e Bernini, aò?! Gelmini!” gli aveva fatto l’amico suo) e allora pausa di riflessione. Quindi di nuovo “Hanno caricato, guarda! Guarda là, quella è la polizia di stato, ce stava quanno so’ annato a vedere qua’ partita. Quella mena!”. Eggià, mena sì, però vabbè, non dev’essere stata sta gran strage visto che il 95% dei passeggeri del mezzo, dopo il fastidio iniziale per il rallentamento, si era rassegnato ed era passato ad argomenti di conversazione più importanti, tipo gli ingredienti dei cannelloni alla ricotta e spinaci.
 
Sei giorni dopo, gli studenti di Studi Orientali della Sapienza iscritti al forum della facoltà avevano ricevuto un’email che diceva così: “(…) È vero che le lezioni verranno sospese, ma i professori impegnati in esami non si detrarranno dall’impegno di farli, pur appoggiando le motivazioni di protesta.Tutto ciò sta a dimostrare che non si vogliono perdere di vista neanche le cose importanti e, fatto essenziale, che questa voglia di reagire e di farlo in maniera costruttiva, sia propria anche dei nostri docenti (…)”. Si era deciso di fare casino al festival del cinema per essere notati dai media, ma senza successo, se il trenta ottobre duemilaotto i protagonisti della manifestazione culturale sono un vampiro e la sua bella.
 
Il trenta ottobre, già. Ieri Il Giornale titolava “Come volevasi dimostrare”, come a dire “Visto che macello quando gli studenti di sinistra scendono in piazza Navona?”, e dalle parti di Porta Pia si sentivano le sirene, e un elicottero volare basso girando in tondo. E i commenti dei soliti impiegati sul traffico bloccato e sulla pioggia, quella stessa pioggia che a Roma non è riuscita a intimorire un milione di persone. Salvo poi venire spazzata via da una folata di vento. Alle diciassette, quando qualcuno torna a casa dal lavoro, il cielo era definitivamente limpido. E l’umore definitivamente nero.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]