Lannuale saluto del preside della facoltà di Lingue e Letterature Straniere alle nuove matricole, tra buoni propositi e rinnovate critiche al ministro Moratti, che non capisce niente
“Benvenute matricole”
“Ben giunti alla facoltà di capire il mondo”. Con queste parole, mercoledì scorso, il preside della facoltà di Lingue e letterature straniere, Antonio Pioletti, ha rivolto lannuale saluto alle matricole, dall’inconfondibile sguardo vagante e pieno di eccitazione, curiosità e un pizzico di timore, per l’occasione assiepate in un gremitissimo auditorium.
Insieme al preside hanno partecipato allevento anche numerosi docenti dei diversi corsi di laurea.
Il discorso di benvenuto del preside è partito dalla frase con la quale la facoltà si presenta questanno: La facoltà di capire il Mondo appunto, in cui è racchiuso il senso più profondo di ciò che lo stesso preside ha definito come salda vocazione umanistica per conoscere il passato, interpretare il presente, costruire il futuro.
In questo, ha proseguito il professore Pioletti, si vuole configurare la facoltà in cui una solida base culturale per divenire cittadini pensanti del mondo si unisce allo studio di almeno due lingue straniere, visto non solo come fase di studio strumentale ma come deposito di cultura e memoria.
I corsi di laurea attivati, ha aggiunto con orgoglio il preside, godono di una notevole dinamicità grazie ai curricula elastici per la personalizzazione dei piani di studio e la continua ricerca di nuovi spazi per poter offrire una migliore scelta e qualità di laboratori didattici (a breve verrà ultimato un nuovo imponente laboratorio sito in via S. Maddalena). Nè è tralasciata la formazione post-lauream, con listituzione di nuove lauree specialistiche e le proposte di master sulla comunicazione pubblicitaria e mediatica.
A prova del fatto che quella di Lingue si va configurando come una facoltà estremamente dinamica, si è dato molta importanza alla collaborazione di tutte le parti coinvolte: docenti, personale e studenti.
Le principali proposte che sono emerse dalla presentazione della facoltà, riguardano listituzione, anche a Catania, di una scuola di giornalismo e, per quanto riguarda il corso di laurea in Scienze per la Comunicazione internazionale, affinchè venga riconosciuto come qualifica per una carriera diplomatica.
Ma questa dinamicità costruttiva, ha proseguito il preside, deve fare i conti con i pesanti problemi che colpiscono linsegnamento pubblico in questi anni. E su questo punto Pioletti ha speso qualche amara parola sullattuale politica amministrativa che non mantiene le promesse, anzi, tende a distruggere il sistema pubblico, grazie ad un ministro che ha concluso il preside – non capisce niente.
Al termine dellintervento del professore Pioletti, salutato con un prolungato applauso da parte di tutti i presenti, ha preso la parola il professore Luciano Granozzi, docente di Storia contemporanea. Granozzi ha spiegato ai nuovi studenti lutilità del sito internet di facoltà e limportanza di Medialab, da configurarsi come ha sottolineato lo stesso professore – nello schema di laboratorio per imparare a fare, facendo. Granozzi ha quindi annunciato un nuovo laboratorio sul fumetto, attivato per la.a. 2004/2005, e concluso il suo intervento sulla scia di quanto precedentemente detto dal preside: la constatazione del momento tragico per lUniversità italiana e una pesante critica rivolta al Governo definito dallo stesso Granozzi nemico dellintelligenza.
A turno hanno in seguito preso la parola i vari docenti presenti in sala, con informazioni, chiarimenti e istruzioni per luso sui singoli corsi ed un benvenuto pieno di disponibilità è stato, in conclusione, dato anche dal “nostro” Salvo Angemi, a nome di tutti i rappresentanti degli studenti.
A fine evento, a sorpresa ed in omaggio alle nuove matricole, è stato proiettato un simpatico e bel cortometraggio sul “perchè studiare le lingue straniere” dal titolo “Regalo di compleanno” (di C. Bisceglia e F. Ruggirello), presentato e premiato durante l’ultima edizione del TaoFest.
Come inizio non cè sicuramente male, non resta che augurare a tutte le matricole e perché no, anche allUniversità, un sincero in bocca al lupo.