«Se non cambiamo passo nella gestione dei beni confiscati rischiamo di trasformare una grande conquista come quella del riutilizzo sociale in un fallimento». Parole di Antonello Cracolici, presidente della commissione parlamentare antimafia dell’Ars, che intervenuto a Trapani durante l’iniziativa per la commemorazione del prefetto Fulvio Sodano, uno che ha fatto della rivalutazione dei beni sottratti alla mafia una bandiera e un’arma efficace nel contrasto a Cosa nostra, morto dieci anni fa.
«Secondo i dati dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati – continua Cracolici – il 98 per cento delle aziende sottratte alla mafia viene messo in liquidazione. Lo Stato non può permettersi di perdere questa partita, servono competenze specifiche, occorre una gestione oculata e non improvvisata, altrimenti beni e aziende rischiano di soccombere alla burocrazia. Deve essere una battaglia di tutti per riscattare il lavoro e l’economia legale del nostro territorio».
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