Nella cittadina etnea, il presidente della Fondazione Bufali Luciano Signorello parla della manifestazione dell'11 marzo in occasione di M'illumino di Meno, a favore della sostenibilità energetica. «Vogliamo omaggiare Margherita Bufali trattando un tema importante»
Belpasso, da via Roma a palazzo Bufali a lume di candela «Affrontare l’emergenza ambientale. Occorre farlo subito»
Sono passati 18 anni da quando, nel 2005, Carterpillar, dai microfoni di Rai Radio2, lanciò M’illumino di meno, iniziativa nata con l’idea di coinvolgere il pubblico e immaginare, con l’aiuto di alcuni scienziati, un decalogo sul risparmio energetico attuabile nelle vite di tutte e tutti. Da allora è stata fatta parecchia strada e i temi posti dalla campagna – oltre a costituire l’asse portante delle politiche governative a livello nazionale, europeo e globale – sono diventati sempre più protagonisti nelle nostre scelte e abitudini quotidiane. Negli ultimi anni, una spinta non indifferente in tal senso è arrivata dalla Green economy e dal suo mercato in costante crescita. Infatti è proprio l’incremento della produzione di beni, tecnologie e servizi per la tutela dell’ambiente, la dimostrazione più chiara di quanto la transizione ecologica convenga sotto tutti i punti di vista.
A Belpasso, per celebrare l’edizione 2022 di M’illumino di meno, la Fondazione Margherita Bufali e la Pro Loco, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, hanno organizzato Percorsi della memoria, le pietre e la storia, manifestazione itinerante che, a lume di candela, muoverà dalle sculture di piazza Duomo, proseguirà lungo la via Roma e si concluderà a Palazzo Bufali. «In tutti questi anni il problema dell’emergenza ambientale è stato affrontato per sommi capi – ha dichiarato Luciano Signorello, presidente della Fondazione Margherita Bufali, intervenuto sulle frequenze di Radio Fantastica del Gruppo Rmb – adesso è arrivato il momento di fare sul serio. È necessario mettere in atto comportamenti consapevoli ed occorre farlo subito». Giunti nello storico Palazzo, fatto costruire da Lorenzo Bufali dopo il terribile terremoto del 1693 che rase al suolo Fenicia Moncada e con essa buona parte della Sicilia sud orientale, i partecipanti saranno accolti dalla baronessa Margherita Bufali che li porterà indietro nel tempo.
«Torneremo alle ore dieci e mezza antimeridiane di quel lontano 3 giugno 1902 – ha concluso il presidente – quando, davanti al notaio Domenico Signorelli La Piana, la baronessa Margherita sottoscrisse l’Atto con il quale destinava il proprio patrimonio alla istituzione di un Orfanotrofio affinché ragazze povere del paese trovassero assistenza ed educazione. È un omaggio che vogliamo fare alla nostra Margherita che tanto ha fatto per il nostro paese». Oggi, nella storica dimora dei Baroni di Santa Lucia, ha sede la Fondazione Bufali che, attraverso l’oratorio, continua l’opera avviata all’inizio del secolo scorso da Margherita Bufali e portata avanti fino agli anni Ottanta grazie all’impegno della Congregazione delle Figlie di Sant’Anna. È così, attraverso la collaborazione con la Famiglia salesiana e nel nome di don Bosco, la storica istituzione belpassese conferma la secolare vocazione alla solidarietà e all’accoglienza.