Bellolampo, domani il Governo riferisce a Montecitorio

Il Sindaco di Ustica, Aldo Messina, che sta organizzando lo smaltimento dei rifiuti a prescindere dall’intervento della Regione siciliana che tarda ad arrivare, fa sapere che scaricherà i rifiuti nella discarica di Castellana Sicula, sulle Madonie. Perché, spiega, la discarica di Bellolampo, causa incendio, non sarà disponibile per almeno un mese.

Chi vive a Palermo – appresa questa notizia – non può che chiedersi: in questo mese che fine faranno i rifiuti della città? In quale discarica verranno conferiti? Ed è per questo che la raccolta dei rifiuti, in questi giorni, va avanti con lentezza esasperante? Perché l’Amia – che ricordiamolo è commissariata ed è gestita, per l’appunto, da tre commissari nominati dal Ministero dell’Economia – non sa dove conferire i rifiuti?

Sono domande legittime. Come legittimo è chiedersi che tipo di aria stiamo respirando in questo momento.

“Il vero dramma – ci dice Alberto Mangano, presidente della commissione Urbanstica del Comune di Palermo – è che in questa storia sono mancati i controlli e gli interventi. Nessuna autorità preposta alla tutela della salute pubblica ha previsto quello che è successo: Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), Asp 6 di Palermo, Protezione civile, Regione, Comune, Vigili del fuoco”.

Mangano spiega che, nella gestione della discarica di Bellolampo, non è stata rispettata la normativa in materia di gestione dei rifiuti. “In condizioni ordinarie – dice Mangano – una discarica non può prende fuoco. Per un motivo semplice: perché non appena la vasca viene riempita con una strato di rifiuti va ricoperta di terra. Se non viene ricoperta di terra può prende fuoco. Che è, poi, quello che è avvenuto. ma se tutto questo è successo, ebbene, ciò è stato dovuto al fatto che è stata violata una normativa”.

Va inoltre ricordato che Bellolampo – una delle discariche più grandi d’Europa – è già da qualche anno che è satura. Non a caso, in questi ultimi anni, si  è andati avanti di proroga in proroga, ben sapendo a quali rischi si andava incontro. Nel 2009, per citare un esempio, davanti l’ennesima emergenza è stata autorizzata la realizzazione di un’ennesima vasca per seppellire i rifiuti.

Un colpo serio a tutta la gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti l’ha assestato la giunta comunale guidata da Diego Cammarata. E’ noto che l’Amia è stata riempita di precari ‘stabilizzati’, ben sapendo che il Comune di Palermo non avrebbe potuto retribuire tutto questo personale. A questo si è aggiunte una gestione dissennata (celebre il ‘viaggio’ a Dubai dei dirigenti dell’Amia che, non contenti di avere portato allo sfascio la città, dovevano portare da quelle parti i ‘preziosi’ risultati ottenuti nel capoluogo dell’Isola).

Il risultato è che i conti dell’Amia sono saltati e, ormai da tempo, la gestione dell’Amia – e, di conseguenza, della discarica  di Bellolampo – è passata nelle mani di tre commissari inviati dal Ministero dell’Economia. Spiace dirlo, ma tutto quello che è successo in questi giorni a Bellolampo – incendio e inquinamento della città e dei centri vicini a Palermo – va addebitato ai commissari ministeriali che gestiscono la discarica.

Commissari che – lo ripetiamo ancora una volta – dipendono dal Ministero dell’Economia. Non a caso domani, alla Camera dei deputati, alle 16,00, sarà il Governo Monti (non sappiamo se per bocca del ministro dell’Economia, Corrado Passera, o di un sottosegretario – a riferire in Aula su quello che è successo e su quello che, in queste ore, continia a succedere a Palermo.  

Domani, con molta probabilità, sapremo qualcosa di più.

Bellolampo, interessi oscuri dietro l’incendio. Nessun dato sulla diossina
Diossina a Bellolampo, chi doveva rilevarla? Se lo chiedono i magistrati
Bellolampo, una class action contro i responsabili


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]