Dopo le rivelazioni pubblicate oggi da MeridioNews sull'ex capovara e sulla sua associazione, arriva la presa di posizione del gruppo di lavoro che si occupa della trasparenza nelle festa della patrona. «Incarichi di responsabilità a pregiudicati», si legge
Baturi e Sant’Agata Cattedrale, parla il comitato legalità «Grande preoccupazione, le autorità facciano chiarezza»
«Grande preoccupazione» per «le informazioni contenute nell’articolo di MeridioNews del 20 agosto». Il comitato per la legalità nella festa di Sant’Agata prende posizione a proposito delle rivelazioni – pubblicate oggi – su Claudio Baturi e sull’associazione Sant’Agata Cattedrale, e «chiede alle autorità competenti che si faccia quanto prima chiarezza».
La nota del Comitato ricorda inoltre che l’articolo «rivela come questa associazione includa al proprio interno diversi pregiudicati, quali Giacomo e Agatino Cannavò, Martino Dinaccio, Antonello La Rosa, Francesco Ragusa». «A giudicare dalle foto pubblicate con l’articolo – continua il comunicato – si direbbe che diversi di questi personaggi abbiano ricoperto incarichi di responsabilità nella gestione del fercolo ai tempi in cui era capovara Claudio Baturi. Lo stesso Baturi è presidente dell’associazione S. Agata Cattedrale almeno dal 1996».
«Ha fatto parte della stessa associazione – conclude il comitato per la legalità – anche Gaetano D’Aquino, ex-killer, ed ex-reggente del clan Cappello, collaboratore di giustizia dal 2010». La nota reca le firme di Renato Camarda, Resí Ciancio, Nunzio Famoso, Marco Gurrieri.