Battiato: “Silurato da Piero Grasso e dalla destra siciliana”

E’ evidente che a Franco Battiato il suo ‘siluramento dalla Giunta regionale di Rosario Crocetta non è proprio andato giù. Ogni volta che va in Tv – anche perché sollecitato dai conduttori delle trasmissioni televisive – il cantautore siciliano non perde occasione per manifestare il suo disappunto verso la politica.

Qualche giorno fa ha detto di essere stato ‘sbarellato’ dal Governo dell’Isola per volere dei poteri forti. Qualcuno che starebbe sopra il presidente Crocetta che gli avrebbe consigliato di metterlo fuori dalla Giunta regionale.

La stessa cosa, anche se con qualche particolare n più, l’ha detta intervenendo a Tv Talk, trasmissione di Rai 3.

In questo passaggio televisivo è stato più preciso. E ha tirato in ballo il presidente del Senato, Piero Grasso. Sarebbe stato Grasso, secondo Battiato, a a ‘consigliere’ il presidente della Regione a metterlo fuori da Governo siciliano

A proposito del celebre discorso sulle “troie presenti in Parlamento” – discorso che noi non troviamo affatto scandaloso, semmai amaro come sono amare certe verità – Battiato è tornato a spiegare: “Avevo parlato per oltre un’ora e mezza e alla fine mi hanno chiesto di rispondere ad alcune domande – ha affermato il cantautore -. Ovviamente mi riferivo a uomini e donne che si vendono per quattro soldi e che danneggiano terribilmente la politica italiana”.

Il cantautore se l’è presa pure con la destra siciliana che, a suo avviso, non lo sopporta. E che Battiato abbia ragione lo dimostra una dichiarazione del parlamentare regionale di Fratelli d’Italia, Salvino Caputo.

Scrive infatti il parlamentare di Sala d’Ercole di centrodestra: “Non c’è nessuna trama di palazzo né una congiura di partito contro Franco Battiato, ma semplicemente la sua incapacità a fare l’assessore regionale. Anzi verrà ricordato come il peggiore degli assessori che ha bloccato e ha danneggiato irreparabilmente il turismo in Sicilia”.

“Farò sicuramente parte di quella destra che lo ha osteggiato – ammette Caputo – ma non è stato cacciato per colpa di qualcun altro, ma solo per essere stato volgare e per avere attaccato le Istituzioni utilizzando un linguaggio offensivo contro le donne, frasi non consone per chi rappresenta un Governo”.

“Ricordo – puntualizza ancora il deputato – all’ex assessore che non si può essere al servizio dei Siciliani mentre si è in giro per il mondo a curare i propri interessi economici. Credo che faccia meglio a continuare nel suo percorso artistico dove è stimato e apprezzato da tutti, piuttosto che continuare a fare danni anche da ex assessore lanciando teoremi e inesistenti”.

“Se non è più assessore – conclude Caputo – la colpa è solo sua perché non ha saputo guidare uno degli assessorati più importanti e strategici per la Sicilia e per lo sviluppo”.

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