Basta, non se ne può più: mettiamo fine ai disastri del Governo Crocetta!

HA RAGIONE IL SEGRETARIO DELLA CISL SICILIANA: QUESTO ESECUTIVO, IN QUASI DUE ANNI, NON E’ RIUSCITO A SPOSTARE RISORSE VERO IL LAVORO PRODUTTIVO, IL RISANAMENTO E I SERVIZI SOCIALI.  A QUESTO PUNTO MEGLIO MANDARLO A CASA

di Carmelo Raffa

Manovra pietosa o Governo inadeguato? La Sicilia sta andando a catafascio e Crocetta che fa……pensa a salvaguardare a siggiuzza!

Dopo la manovrina approvata dall’Ars i nodi stanno venendo al pettine e questo giornale senza peli sulla lingua aggiorna constantemente i buchi che vengono fuori da tutte le parti.

Tante lavoratrici e tanti lavoratori con le lacrime agli occhi si accorgono che sono stati fregati, perché a breve non potranno portare a casa un modesto reddito a causa di decisioni dettate dal Crocetta-pensiero e recepite dalla maggioranza parlamentare di Sala d’Ercole.

Queste Persone non sono state rispettate, ma calpestate e la loro tranquillità è stata trasformata in profonda disperazione. Niente stipendio e niente Cassa integrazione per tanti! Perché? Per colpire i loro datori di lavoro?

Ma, caro compagno Crocetta, alla base della sua ideologia comunista-marxista non viene prima di tutto il rispetto del lavoro e della Persona?

E poi in questo provvedimento s’intravedono finanziamenti piccoli e meno piccoli privi di qualsiasi trasparenza.

Caro compagno Crocetta, Lei non può scaricare sull’Aula le sue responsabilità. Afferma di essere privo di una maggioranza ed allora che ci sta a fare? Abbia un po’ di dignità! Ha minacciato centinaia di volte le proprie dimissioni, ma alla fine non li ha mai date e mai le darà, perché la colpa è sempre di qualche altro: anche se in questo caso tutto sembra legato all’attak che la tiene incollata alla siggiuzza…

Abbiamo ripreso nei giorni scorsi le considerazioni fatte dal leader di una grande confederazione sindacale e, precisamente, di Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl siciliana. Quello che ha detto Bernava ci sembra la ‘fotografia’ esatta del fallimento politico del suo Governo: “Non avere predisposto un piano di ristrutturazione capace di spostare davvero risorse verso lavoro produttivo, risanamento e servizi sociali rende inutile ogni sforzo”.

Se oltre a quanto detto da Bernava assistiamo al paradosso che migliaia di occupati si ritroveranno in mezzo alla strada, non ci resta che tornare a rivolgerci ai parlamentari dell’Ars per rinnovare un invito non tanto facile da accettare, poiché loro dovrebbero rinunciare a un lauto stipendio. Ma comunque noi insistiamo:

DIMETTETEVI! E dopo aver fatto ciò parlate al Popolo. Siamo certi che Vi capirà ed in futuro vi premierà.

Insomma fate qualcosa di buono e bloccate la realizzazione di cattiverie!

Se ciò non dovesse accadere, caro Maurizio Bernava, cari amici sindacalisti, cari Responsabili di movimenti ed associazioni prepariamoci ad organizzare a settembre una grande manifestazione di Popolo per mettere fine all’era Crocetta.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]