Barcellona, ripresi due evasi dal carcere Trovati in autostrada, uno tenta la fuga

È durata poco più di un’ora la loro fuga dal carcere di Barcellona. Ieri due detenuti sono riusciti a eludere la sorveglianza della casa circondariale di via Madia e fuggire. Dopo aver scavalcato la rete metallica ed il muro di recinzione alti oltre tre metri, approfittando del momento d’aria concessogli all’interno della struttura carceraria, i due detenuti sono evasi.

Immediato l’allarme diramato a polizia di Stato e carabinieri. Intorno alle 20, i poliziotti del polstrada di Barcellona hanno individuato ed arrestato uno dei due evasi. Si tratta di Mohamed Micri, tunisino di 29 anni, con precedenti per furto, rapina, lesioni personali, ricettazione, minaccia. Si trovava al carcere della città del Longano dallo scorso 22 settembre, dove scontava una pena di tre anni inflittagli dal tribunale di Messina. Il 29enne è stato individuato dai poliziotti sulla A20, in prossimità dei caselli di Barcellona. Alla vista degli agenti ha tentato la fuga nella campagna sottostante la corsia autostradale, ma è stato raggiunto e bloccato. 

Quasi nello stesso momento i carabinieri intercettavano e catturavano l’altro evaso, H.M., 20 anni del Ghana che era detenuto per rapina e furto aggravato. È stato trovato all’interno di una piazzola di sosta dell’autostrada A20. Il 20enne non ha opposto alcuna resistenza ed è stato nuovamente portato al carcere di Barcellona come disposto dal sostituto procuratore Matteo De Micheli.

Lo scorso luglio, tre detenuti italiani erano già riusciti a evadere dal carcere di Barcellona per poi essere riacciuffati dopo due giorni di ricerche. «Sono gravi due evasioni, e cinque detenuti scappati in poche ore, tre a Favignana e due a Barcellona Pozzo di Gotto», evidenzia Donato Capece, segretario generale del Sappe. «I nostri allarmi sono stati completamente disattesi».

Simona Arena

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