Stanotte la macchina di Roberta Macrì, conosciuta nella città messinese per la sua battaglia in difesa dei diritti dei disabili, è andata distrutta. Si trovava fuori dalla struttura dove era in corso una festa. Secondo gli investigatori, ad alcuni giovani ubriachi è stato negato l'ingresso. La reazione per ripicca
Barcellona, giovani respinti a serata danzante Provano a bruciare PalaTenda e incendiano auto
«Ti dico solo grazie!». Questo il commento che su Facebook ha voluto lasciare Roberta Macrì, in prima linea nella battaglia per i diritti delle persone diversamente abili, in risposta a chi ieri sera alle tre le ha incendiato l’auto. La sua Ford Focus è andata quasi del tutto distrutta dal rogo appiccato mentre era in corso una serata danzante con 500 persone dentro il PalaTenda di contrada San Giovanni. Secondo le prima ricostruzioni alcuni giovani ubriachi, respinti all’ingresso della struttura, avrebbero agito per ripicca, provando anche a bruciare il PalaTenda.
A domare l’incendio ci hanno pensato i vigili del fuoco di Milazzo, che hanno ritrovato accanto all’auto bruciata una bottiglia con dentro del liquido infiammabile. Le indagini sono condotte dal commissariato di oolizia di Stato di Barcellona. In un primo momento si era pensato a un atto intimidatorio nei confronti proprio di Macrì, che fa anche parte dell’associazione antimafia Paolo vive. Ma con il passare delle ore sta prendendo corpo la pista che si sia trattato solo di una sfortunata coincidenza. Gli investigatori hanno riscontrato dei segni di un tentativo di incendio ai margini del PalaTenda. A evitare che le fiamme appiccassero è stata la composizione stessa del tessuto che è ignifugo.
Dai racconti del personale addetto alla sicurezza della struttura gli agenti hanno accertato che un gruppo di ragazzi in evidente stato di ebbrezza alcolica aveva provato a entrare al PalaTenda per partecipare alla serata danzante. Ma gli è stato impedito. I giovani quindi per ripicca avrebbero provato a incendiare la struttura. Non essendoci riusciti, avrebbero indirizzato la loro attenzione verso l’auto della donna, che si trovava nei pressi del Pala Tenda a differenza delle altre vetture.
In attesa di conoscere gli esiti delle indagini, a Roberta Macrì sono arrivati numerosi attestati di solidarietà tramite i social network: vicinanza a chi è in prima linea nella battaglia per i diritti, ma anche rabbia e sdegno per il vile gesto. Roberto Materia, sindaco del Comune tirrenico, ha convocato per oggi una giunta straordinaria. «Ci auspichiamo che tutto ciò sia opera di un isolato balordo e certi che a breve la pubblica sicurezza farà piena luce sull’accaduto, voglio manifestare la più ampia solidarietà dell’intera città agli organizzatori della serata danzante, ai 500 giovani e soprattutto a Roberta Macrì, giovane, amica e concittadina che anche in qualità di esperta dell’amministrazione si batte per i diritti dei diversamente abili». Il primo cittadino ha quindi invitato la donna questa sera alle 20 in piazza San Sebastiano «per manifestarle pubblicamente la vicinanza di tutti i cittadini di Barcellona che saranno presenti in massa per dire no a questi vigliacchi episodi di violenza che non possono essere tollerati».