Le donne di termini imerese aprono le porte del tempio di giano: dichiarano guerra a chi le vuole prendere in giro, a chi ha preso in giro i loro mariti, alla strafottenza della classe politica. E al solito snobbismo della grande stampa che non si occupa abbastanza di loro, del dramma che stanno vivendo. Sono le mogli, le madri e le figlie degli operai fiat di termini imerese, a pochi chilometri da palermo. Sono 2200 famiglie di lavoratori (tra diretto e indetto) che, come vi abbiamo raccontato in questo articolo, hanno visto svanire nel nulla il piano di rilancio industriale dello stabilimento abbandonato dal lingotto alla fine dell'anno scorso. E hanno visto svanire nel nulla pure le garanzie sugli ammortizzatori sociali. Una situazione che ha portato all'esaperazione, alla rivolta, pacifica, ma decisa.