Che fine farà punta Izzo ad Augusta? E, in particolare, tornerà a essere attivato il poligono di tiro della Marina militare, dismesso da oltre 25 anni? Sono le domande che un gruppo di deputati del Movimento 5 stelle rivolge al ministero della Difesa e quello del Turismo, attraverso un’interrogazione a risposta scritta, presentata lo scorso 23 settembre, primo firmatario il siracusano Gianluca Rizzo. Nel documento, partendo dagli articoli pubblicati negli scorsi mesi dal nostro quotidiano e da I siciliani giovani, i parlamentari interrogano il governo sui «programmi in atto per l’utilizzo del sito della Marina militare di Punta Izzo relativamente alle zone non utilizzate».
Un cancello, il filo spinato e un cartello delimita la zona militare nel golfo di Augusta, compresa tra le contrade Punta Izzo e Carrubbazza. Torri di vedetta, bunker, tunnel e depositi di armi costruiti anche cementificando le grotte preistoriche che lì sono insediate. Itinerari di archeologia militare affiancati, oggi, da diverse discariche abusive di materiale edile. E da ciò che rimane di un campeggio per sottufficiali: sedie in plastica, vetro, cabine distrutte, serbatoi e tubi in ferro arrugginiti. In più anche tre stabilimenti elioterapici (cura con le radiazioni solari): due dei quali a uso esclusivo della Marina militare italiana e uno destinato ai dipendenti dell’arsenale marittimo. Nello specchio d’acqua antistante è vietata la balneazione.
L’area non è mai stata bonificata, come dimostrano i proiettili inesplosi sparsi sul terreno, insieme al letame degli animali che lì pascolano tranquillamente. Proprio sulla mancata bonifica insistono i deputati del Movimento 5 stelle, chiedendo al governo «se possa fornire elementi su progetti di futura bonifica del territorio in questione». Nell’interrogazione si ricorda la risposta ufficiale del Comando di Marisicilia – «non esiste al momento nessun progetto per la riattivazione di un poligono di tiro» -, ma si sottolinea anche che, a fronte «dell’anomala attenzione pubblica e mediatica, a quanto risulta agli interroganti, s’inaspriva la sorveglianza su Punta Izzo con l’istituzione della ronda di un automezzo con a bordo due militari in mimetica. Da allora – si legge nell’interrogazione – i bagnanti che accedono all’area sono spesso allontanati dalla Capitaneria di Porto».
Infine, visto il potenziale turistico della zona, si chiede ai ministri se «il governo non intenda valutare se sussistano i presupposti per non utilizzare tale area come zona militare, anche temporaneamente per il periodo estivo, al fine d’incentivare il turismo». A rispondere dovranno essere la ministra della Difesa Roberta Pinotti e il suo collega al Turismo, Dario Franceschini.
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