Attenti all’antimafia: lo scivolone di Confindustria Sicilia ad Agrigento

ANCHE I PROFESSIONISTI DELLA LEGALITA, QUALCHE VOLTA, PRENDONO CANTONATE…

In Sicilia (e in Italia) si sa, non si può mettere la mano sul fuoco per quasi nessuno. Soprattutto quando si parla di mafia e antimafia. Lo aveva intuito Leonardo Sciascia nel celebre articolo “I Professionisti dell’antimafia” tornato, comprensibilmente, in voga, nei nostri giorni.

Quanto siano delicati questi argomenti e quanto sia inopportuna la sicumera nell’attribuire la patente di legalità a questo o quell’altro, lo viviamo quotidianamente.  E lo dimostrano pure esempi di ‘scivoloni’ a cui sono andati incontro gli stessi rappresentanti di quelle associazioni di categoria che ogni giorno suonano le trombe dell’antimafia.

Eh già. E’ successo pure a Confindustria Sicilia, in particolare alla sua costola agrigentina. Che si è ritrovata a perorare la causa di una società molto ‘attenzionata’ dagli inquirenti. Cose da pazzi. Ve lo raccontiamo, pur rimanendo increduli dinnanzi alla ‘sfortuna’ capitata ai padroni dell’antimafia siciliana.

Lo scorso Febbraio, nell’ambito di un’inchiesta su un presunto ‘accordo di cartello’ tra 161 imprese per l’aggiudicazione di un appalto pubblico, la Procura di Agrigento,notifica un ordine di custodia cautelare, tra altri,  all’imprenditore Nicolò Costanza, legale rappresentante e amministratore unico della Gng srl. Al centro dell’inchiesta c’è la presunta turbativa della gara aggiudicata nel 2008 dal Comune di Favara per lavori di consolidamento e riqualificazione degli orti urbani nell’ambito del contratto di quartiere II Ortus.

Secondo la Procura, le ditte partecipanti avrebbero presentato lo stesso ribasso, così l’appalto è stato sorteggiato tra tutte le imprese, ma, è la tesi dell’accusa, in realtà i lavori sarebbero stati realmente eseguiti anche dalla Gng che ufficialmente era tra quelle escluse, con la «simulazione di un nodo a fredddo e di un contratto di collaborazione fra l’Ati e Costanza in modo da dissimulare la effettiva gestione dell’appalto da parte della Gng».

Accuse pesanti. Eppure, solo qualche mese prima, Confindustria Agrigento si era molto spesa per ‘proteggere’ la Gng per un’altra vicenda importante. Parliamo dell’affare dei dissalatori nelle isole minori. Per la realizzazione dei quali l’appalto era stato vinto da questa società,  parte di in un raggruppamento temporaneo di impresa di cui è capofila la Termomeccanica. Appalto che viene revocato dalla Regione siciliana e contro la cui decisione, come leggiamo dai documenti che vi mostriamo in allegato, si scaglia l’associazione degli industriali agrigentina, con il suo vice presidente regionale, Giuseppe Catanzaro, il signore delle discariche, in primis.

Chi c’è dietro la Termomeccanica? Di questa società si era occupata la Commissione Parlamentare sui Rifiuti e le attività illecite, già nel 1998. L’allora Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, Biagio Insacco, in audizione, parla delle infiltrazioni mafiose negli appalti per la gestione di discariche e dissalatori per le Isole minori siciliane. Vengono fuori nomi quali Bernardo Provenzano, Angelo Siino, Giovanni Brusca.

Insacco, poi, rispondendo alle domande dei deputati, parla dell’Ingegner Angelo Zito, indicandolo come referente in Sicilia della Termomeccanica (“La società nega, ma abbiamo le intercettazioni” dice il Pm) e come stretto collaboratore del boss Giovanni Brusca.

Roba pesante. Anche perché, parlando di un altro consulente del gruppo in questione, tale Torci, si rievocano pure fatti legati a Licio Gelli a alla massoneria.

Qui potete leggere la relazione (con le parti inerenti sottolineate in giallo, ma vale la pena leggerla per intero).

La giustizia sta facendo il suo corso ricordandoci che una cosa è la propaganda, una cosa è l’antimafia seria. E che per evitare certe figure sarebbe meglio abbandonare il ruolo di giudici che nessuno ci ha riconosciuto.

CONFINDUSTRIA AGRIGENTO SU GNG
TERMOMECCANICA
AUDIZIONE PM INSACCO

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]