Associazione Orione, una costellazione per l’educazione ambientale

Era il 1999 quando tre donne, tre ambientaliste catanesi appassionate di sport minori, si unirono nel nome del loro amore per la natura e con la voglia di trasmetterlo ai giovanissimi. Quelle donne sono Giusy Pedalino, Elvira Mazzone e Loredana Giordano e sono le fondatrici dell’associazione Orione che da più di vent’anni si occupa, tra le altre cose, di educazione ambientale soprattutto a favore dei più piccoli e degli studenti delle scuole. Un’associazione al femminile, che prende il nome da un’enorme costellazione, quasi a sottolineare quanto multi-sfaccettata sia la sua visione della salvaguardia della natura coniugata all’educazione ambientale. «Sono convinta – spiega la presidente Giusy Pedalino – che non possa esserci una tutela davvero efficace senza la conoscenza. Per questo abbiamo sempre organizzato esperienze pratiche, escursioni, momenti di approfondimento che riescono a trasmettere a tutti il valore della salvaguardia del nostro Pianeta e dell’ambiente».

Un mondo di cui Giusy Pedalino ha cominciato a prendersi cura sin da quando aveva 20 anni e durante una festa degli alberi sull’Etna conobbe il Wwf. «Fu una folgorazione – dice -, da allora per me l’attivismo ambientale è diventato una missione di vita. Con il tempo, mi sono appassionata soprattutto all’aspetto educativo e così è nata la nostra associazione che nel 2009 è stata anche accreditata dal Wwf Italia proprio perché le attività di educazione ambientale che proponiamo rispondevano e, tuttora, rispecchiano i principi e le linee guida del Wwf e sono coerenti con le direttive del Miur e della Regione Siciliana».

Di fatto, anche se si tratta di un’associazione esterna rispetto al Wwf, Orione continua a collaborare con l’associazione in vari progetti: ad esempio è stata l’artefice, per mandato dell’associazione nazionale, della costruzione dell’Aula natura Wwf alla Scuola Italo Calvino di Catania.

Oggi Orione, cui aderiscono più di cento associati, conta sull’importante parte attiva di circa 8 operatori che si muovono nel mondo della scuola con corsi studiati ad hoc per insegnare ai bambini le bellezze della natura.

«Siamo cresciuti nel tempo – spiega la presidente – e oggi abbiamo all’interno numerose figure professionali: geologi, educatori ambientali, biologi, animatori creativi, medici, istruttori sportivi. Quello che non è cambiato è la missione che abbiamo messo al centro della nostra attività, ovvero offrire progetti educativi, sia in natura (anche con i campi estivi, ad esempio) sia in ambiente scolastico, di alto valore formativo e sempre attraverso l’esperienza pratica».

L’esperienza maturata nel campo dell’educazione ambientale e della promozione e tutela della natura ha, infatti, permesso di sviluppare un metodo educativo in grado di affrontare tematiche complesse nell’ambito dell’educazione ambientale, dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza attiva. E nell’ottica di formare sempre più professionisti che sappiano spiegare la natura e come conoscerla e tutelarla, da qualche tempo l’associazione ha anche lanciato i corsi per guide naturalistiche nonché quello per educatore ambientale. «Si tratta di corsi sempre accreditati dal Mise – spiega Pedalino – perché ci teniamo al riconoscimento e alla spendibilità delle conoscenze apprese in ambito lavorativo. Le nostre guide crescono sul campo e si formano anche lungo i sentieri della nostra meravigliosa Sicilia». L’associazione è anche molto attiva nell’ambito dell’organizzazione di escursioni, attività, iniziative ed eventi sempre nel segno della natura.

Non a caso, domenica 21 novembre, l’associazione organizza La festa dell’albero 2021 intorno all’albero Ilice Pantano o Ilice di Carrinu a Zafferana Etnea. «Enorme, festoso e saggio albero di circa 700 anni – spiega Pedalino –, ha resistito bello e gioioso, e lo vogliamo festeggiare perché deve essere una giornata allegra dove adulti e bambini possano godere attraverso una passeggiata nel bosco della bellezza, dell’energia che questo trasmette, sino ad arrivare al grande Ilice. Vedremo quanti bimbi serviranno per poterlo circondare in un grande abbraccio: un abbraccio collettivo simbolo di un’umanità che cambia rotta e che vuole vivere in armonia con la natura. Giocheremo con gli elementi messi a disposizione da madre natura, perché il gioco, sia per i bambini che per gli adulti continua ad essere il modo più efficace di apprendere». 


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