Scossa tra le mura del Comune di Termini Imerese alla notizia delle misure cautelari per quindici dipendenti indagati per falsa attestazione di servizio e truffa, in concorso. I carabinieri hanno eseguito quanto disposto dal Gip Stefania Gallì che ha accolto la richiesta del pm Guido Schininà. Le persone coinvolte hanno ora l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Indagati non solo gli assenteisti, ma anche i colleghi che si sarebbero prestati per timbrare al loro posto, grazie a uno scambio di badge. L’episodio non è una novità per la sede amministrativa del comune termitano: lo scorso marzo un altro impiegato era stato sospeso dal servizio per sei mesi.
In merito alle accuse il sindaco Francesco Giunta è stato duro: «Apprendiamo dalla stampa che l’autorità giudiziaria ha provveduto ad emettere la misura cautelare dall’obbligo della presentazione all’autorità di polizia per alcuni dipendenti. Attendiamo che ci vengano notificati i provvedimenti che l’amministrazione vaglierà unitamente al segretario generale e al dirigente il personale. Qualora ve ne fossero gli estremi saremo inflessibili, procedendo all’applicazione di ogni opportuna sanzione, previa apertura di appositi procedimenti disciplinari che in questi casi, accertate le responsabilità, possono portare al licenziamento in tronco. Confidiamo che gli organi preposti facciano al più presto chiarezza, al fine di stabilire le specifiche eventuali responsabilità».
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