L'amministrazione ha deciso di mantenere lontani dagli uffici 15 impiegati finiti nell'inchiesta Ghostbuster. Si tratta di un quarto delle 62 persone coinvolte. Per le restanti si attende la chiusura delle indagini. Nominati anche i nuovi componenti dell'ufficio disciplinare, dopo avvisi di garanzia a segretario e dirigenti
Assenteismo Acireale, Comune conferma sospensioni «Indizi rimangono gravi dopo revoca misure cautelari»
Nonostante la revoca delle misure cautelari, gli indizi rimangono gravi. È con questa motivazione che il Comune di Acireale ha deciso di confermare la sospensione dei quindici dipendenti comunali accusati di assenteismo. La misura è rivolta a circa un quarto dei 62 indagati nell’ambito dell’inchiesta Ghostbuster, in attesa che le indagini vengano chiuse anche nei confronti degli altri impiegati.
Il provvedimento è stato preso, il 19 marzo, dal dirigente ad interim dell’area amministrativa Antonino Molino – nominato negli scorsi giorni dopo che a finire nell’inchiesta è stato anche il segretario generale Giovanni Spinella, che reggeva il settore, insieme ad altri due dirigenti e altrettanti funzionari – con una determina nella quale si spiegano le motivazioni della decisione: «La situazione indiziaria è rimasta grave nei confronti di tutti gli indagati – si legge -, anche dopo lo svolgimento degli interrogatori di garanzia». A ciò va aggiunto che le accuse a carico dei 15 – truffa aggravata e falsa attestazione della presenza in servizio – sono tali da prevedere «la sanzione disciplinare del licenziamento». Per gli impiegati – alcuni dei quali avevano fatto richiesta di riammissione al lavoro – ciò comporterà nell’immediato una decurtazione della metà dello stipendio, mentre sarà corrisposta l’indennità alimentare.
Nel frattempo, sempre nei giorni scorsi, il sindaco Roberto Barbagallo ha nominato i nuovi componenti dell’ufficio per i procedimenti disciplinari. Dopo gli avvisi di garanzia al già citato Spinella e ai dirigenti Alfio Licciardello e Giovanni Barbagallo. A prendere il loro posto saranno Antonino Alberti, già segretario comunale, e Salvatore Patanè, dirigente di polizia in pensione, con un passato anche da questore di Enna. I due rimarranno in carica fino a chiusura del procedimento penale.