La campagna di prevenzione si rivolge a 300mila cittadini, uomini e donne, di età compresa tra i 50 e i 70 anni. Nel 2016 - nel corso della prima fase di questo processo di prevenzione - sono stati effettuati 11.500 test (a fronte dei cinquemila del 2013) che hanno portato a 111 diagnosi di cancro e adenoma avanzato
Asp, al via nuovo screening sul tumore al colon Kit disponibili nelle 298 farmacie della provincia
Una campagna di prevenzione che si rivolge a 300mila cittadini, uomini e donne, di età compresa tra i 50 e i 70 anni. E che, nel 2016, su diecimila e 500 test ha portato a 111 diagnosi di cancro e adenoma avanzato. Sono i numeri snocciolati questa mattina all’Asp di Catania, durante il lancio della seconda fase dello screening sul tumore al colon retto realizzata in collaborazione con Federfarma. «Dal mese di novembre, la campagna coinvolgerà l’intera provincia – spiega Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale – L’elemento più innovativo della partnership consiste nell’integrazione del sistema software di gestione degli screening con il software della farmacia». In altri termini, ogni volta che arriva in farmacia un utente in target, il farmacista viene avvisato e può proporre l’attività di prevenzione oncologica.
L’esame di ricerca del sangue occulto nelle feci può essere effettuato spontaneamente dai cittadini, con un kit che sarà disponibile nelle farmacie a partire dal mese di novembre. Il programma prevede l’esecuzione di screening ogni due anni, su invito o su adesione a scelta, di un esame molto semplice e non doloroso. Se questo primo test dovesse risultare positivo, verrà attivata la procedura di secondo livello con l’effettuazione di una colonscopia. Nel caso in cui fosse necessario, si passerà al terzo livello, cioè l’esecuzione di un intervento chirurgico.
La maggior parte delle neoplasie del colon retto si sviluppano lentamente a partire da piccole formazioni benigne chiamate polipi, che possono iniziare a sanguinare diversi anni prima della comparsa di altri disturbi. Questo sangue può essere identificato con un esame delle feci chiamato, come già detto, ricerca del sangue occulto. Per effettuare l’esame, utilizzando il kit consegnato in farmacia, si deve prelevare, a casa propria, un piccolo campione di feci, metterlo nel contenitore con l’apposito bastoncino e poi riconsegnarlo in farmacia. Grazie alla collaborazione con Federfarma, sono abilitate alla raccolta tutte le 298 farmacie della provincia etnea. Nelle donne, la raccolta delle feci va eseguita a distanza di almeno cinque giorni dalla fine mestruazioni.