Dietro i rallentamenti c'è la dichiarazione di default e la gestione mista delle spettanze. «Stiamo facendo il possibile», assicura l'assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo. L'obiettivo adesso è quello di raggiungere un accordo con la cooperativa
Asili nido, le ausiliarie ancora sul piede di guerra «Ormai sembra che il dissesto esista solo per noi»
«Ormai sembra che il dissesto esista soltanto per noi». Le ausiliarie al servizio negli asili nido del Comune di Catania sono di nuovo sul piede di guerra. Nei giorni scorsi, l’amministrazione ha pagato alla cooperativa per la quale lavorano il mese di febbraio. Ma a loro sono arrivati i soldi della prima metà di settembre. «A marzo, quando siamo rientrate in servizio dopo lo sciopero – racconta una lavoratrice – il Comune ha saldato le spettanze di gennaio. Con quelle ci sono arrivati gli stipendi di giugno e luglio dell’anno passato». Un ritardo dovuto a un fatto molto semplice: con Palazzo degli elefanti in dissesto, tutto ciò che riguarda il periodo antecedente la dichiarazione di default viene gestito dall’organismo straordinario di liquidazione. In altri termini: il 2018 è compito dei tecnici, dal 2019 in poi la responsabilità è della politica.
«Noi siamo in grosse difficoltà – aggiunge l’ausiliaria – Continuiamo a presentarci in servizio perché comprendiamo i bisogni dei genitori lavoratori per i quali gli asili nido sono fondamentali. Ma nessuno pensa che noi siamo nella stessa situazione?». Dopo Pasqua, all’ispettorato del lavoro di Catania si è tenuta una riunione tra le istituzioni e la coop: quest’ultima, però, non si è presentata al tavolo. «Abbiamo chiesto l’intervento sostitutivo – spiega l’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo – Vogliamo provare a pagare noi direttamente le lavoratrici, visto che c’è stato qualche problema tra loro, noi e la cooperativa. Ma senza l’accordo dell’azienda è una decisione che non possiamo prendere». Dal canto suo, Palazzo degli elefanti si dice in regola: è stato pagato febbraio e, a giorni, sarà pagato anche marzo. «Sto attendendo che gli uffici terminino l’istruttoria sull’ultima fattura, per verificare che sia tutto in regola», sostiene Lombardo.
«Abbiamo un ritardo di neanche sessanta giorni e, quando ci siamo insediati, era di oltre sette mesi. Stiamo facendo il possibile». Non è chiaro quando l’organismo straordinario di liquidazione prenderà in mano la pratica asili nido, in modo da versare le mensilità arretrate per il 2018, prima che venisse accertato il fallimento del Comune. «L’avviso per la richiesta di accertamento dei crediti è ancora in corso – afferma Lombardo – Una volta che sarà chiuso quello, capiremo l’indirizzo dell’organismo di liquidazione e potremo dare maggiori certezze sul pregresso. Allo stato, possiamo pensare all’attuale, ed è quello che stiamo tentando di fare». L’obiettivo, insomma, è raggiungere un accordo con la cooperativa. Dopo quello, forse, le ausiliarie e i bambini catanesi potranno di nuovo respirare.