I due gruppi consiliari tornano sulle società già finite nel mirino nei mesi scorsi. Sotto la lente d'ingrandimento l'approvazione dei bilanci ma anche il nodo per l'affidamento del servizio di lettura dei contatori
Asec e Catania Rete Gas nel mirino di Italia Viva e M5s Lettera per sollevare criticità. «Non risponderà nessuno»
Una lettera per cercare di riaccendere i riflettori su Catania Rete Gas e Asec Trade. A scriverla sono i gruppi consiliari, al Comune di Catania, del Movimento 5 stelle – primo firmatario il consigliere Graziano Bonaccorsi – e di Italia Viva. Nel mirino le progressioni interne, l’assenza del direttore generale e la questione degli indennizzi automatici sulle letture. «Per non parlare della tribolata approvazione del bilancio in Asec Trade – si legge nella missiva – nonostante nessuno abbia mai smentito in via ufficiale e definitiva i rumors sullo squadramento di 4 milioni di metri cubi di gas: argomento che merita (in altra sede) i dovuti approfondimenti, anche in considerazione del fatto che sugli stessi fatturati gravano gli oneri di sistema che, a loro volta, gravano sul bilancio della Asec Trade».
«Ormai è acclarato che
Catania Rete Gas non riesce a fornire alcuna risposta – continuano i Consiglieri dei due gruppi – su molte delle questioni sollevate, salvo che le stesse non vengano presentate alle autorità competenti per verificare che non ci sia danno erariale. Riteniamo incomprensibile che l’attuale dirigente amministrativo sia stato nominato responsabile unico del procedimento della gara per l’affidamento del servizio di lettura dei contatori (durata triennale), quando lo stesso contratto dovrebbe avere la sua naturale scadenza all’approvazione del bilancio e, comunque, non oltre l’1 ottobre 2020. Considerato che il bando per la selezione del dirigente tecnico è stato pubblicato, ci piacerebbe comprendere se mai verrà pubblicato il bando per la selezione del dirigente amministrativo».
Nelle scorse settimana al vertice di
Asec Trade è stato indicato, in quota Forza Italia, Giovanni La Magna. Imprenditore, un tempo vicino al Nuovo centrodestra dell’ex ministro dell’Interno Angelino Alfano. «Consideriamo grave e imbarazzante – concludono – lo stato di inerzia del controllo analogo e il silenzio del vicesindaco. Siamo certi che a noi non sarà data nessuna risposta, ma forse alle autorità competenti qualche indicazione dovrà essere fornita».