L'iter per riportare i ritrovamenti che si trovavano ad Amsterdam è partito nel 2015, da quando, l'ex assessore Tusa, morto nel 2019, aveva segnalato i resti in occasione di una mostra al nucleo di tutela del patrimonio culturale dei carabinieri
Museo olandese restituisce 38 reperti alla siciliana Erano stati ritrovati in un relitto nei fondali di Lipari
Wim Hupperetz, direttore del museo Allard Pierson di Amsterdam ha restituito a Valeria Li Vigni, soprintendente del Mare della Regione siciliana, 38 reperti archeologici sottratti da un relitto scoperto nel 1957 nei fondali della Secca di Capistello, nel territorio dell’isola di Lipari, in provincia di Messina. ll relitto di Capistello, risalente al III secolo a.C., si trova tra i 60 e i 90 metri di profondità.
L’operazione per far rientrare i reperti è iniziata, sotto la direzione di Sebastiano Tusa, assessore regionale dei Beni culturali, morto il 10 marzo del 2019. Tusa, che in quella occasione era soprintendente del Mare, durante una visita al museo olandese riconobbe i reperti che appartenevano alla Secca di Capistello. Fu lui stesso a segnalare la vicenda al nucleo per la tutela del patrimonio culturale dei carabinieri nel corso della mostra intitolata Mirabilia Maris, organizzata da un consorzio europeo. «I nostri tesori tornano finalmente a casa: grazie alla competenza di Sebastiano Tusa e all’intervento del Nucleo di tutela del Patrimonio culturale dei Carabinieri, un prezioso pezzo di storia illecitamente sottratto – ha sottolineato l’assessore ai Beni culturali Alberto Samonà – è rientrato in Sicilia e sarà restituito alla collettività».