Denise Pipitone, chiesta l’archiviazione per Anna Corona Piera Maggio: «Non finisce qui, mia figlia merita giustizia»

La procura di Marsala ha chiesto al gip l’archiviazione per Anna Corona, indagata per il sequestro e la sparizione di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo (in provincia di Trapani) l’1 settembre 2004 quando aveva quatto anni. Corona è l’ex moglie di Pietro Pulizzi, padre biologico di Denise, e la madre di Jessica, sorellastra di Denise processata e poi assolta per concorso nel sequestro della bambina. L’archiviazione è stata chiesta anche per Giuseppe Della Chiave. L’uomo è il nipote di Battista, il testimone sordo che aveva raccontato di averlo visto Denise su uno scooter lo stesso giorno della scomparsa. 

«Lunedì faremo la copia degli atti – ha dichiarato l’avvocato Giacomo Frazzitta che è il legale di Piera Maggio, la mamma di Denise – e avremo trenta giorni di tempo per studiare questa mole di documenti, oltre 4000 pagine che sono state prodotte in quattro mesi». Nell’ultimo periodo, infatti, sono riprese le indagini sul caso della bambina scomparsa 17 anni fa. «I magistrati hanno fatto tanta attività – ha aggiunto il legale – Per certi versi, é un segnale di attenzione sul caso. Io non ho dubbi sul procuratore capo e su chi collabora con lui. Valuteremo la possibilità di fare opposizione. Non per screditare ma nel rispetto del contraddittorio, potrebbe essere utile anche per la procura. Abbiamo fatto delle indagini difensive, le depositeremo anche noi. Se la scelta fosse quella dell’archiviazione, noi l’accetteremmo. Continueremo – ha concluso Frazzitta – con le nostre ricerche di Denise Pipitone».

«Sulla scelta della procura di Marsala non abbiamo nessun commento da fare, attenderemo di acquisire l’intero fascicolo per analizzarlo e prendere le decisioni che il codice di procedura prevede. Non finisce qui, Denise merita giustizia». È questo il commento che Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno affidato a un post su Facebook. Intanto, il 23 dicembre si aprirà il processo per false dichiarazioni al pubblico ministero a carico dell’zi, la magistrata che per prima indagò sulla scomparsa della bambina. Oggi giudice del lavoro a Sassari (in Sardegna), Angioni ha parlato in tv di depistaggi nell’inchiesta di 17 anni fa, di connivenze delle forze dell’ordine e di falle gravissime negli accertamenti. Le circostanze, però, non hanno trovato nessun riscontro. Per lo stesso reato sono indagati pure due turisti che hanno raccontato di avere visto Denise all’hotel Ruggero II (dove all’epoca lavorava Anna Corona) e di avere sentito la frase “Ma proprio qui la dovevi portare?“. La procura ha accertato che questo racconto, arrivato a 17 anni di distanza, è falso.


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