Campagna antincendio in anticipo ma restano incertezze Tra volontari, riforma forestali ferma al palo ed elicotteri

«È evidente che siamo sotto attacco e che ci sia una regia dietro gli incendi dolosi, appiccati in contemporanea sfruttando lo scirocco». Sicilia, tarda primavera 2021. Ma in realtà potrebbe essere un anno a caso tra gli ultimi venti, forse di più. Nel giorno in cui il governo regionale annuncia con soddisfazione l’avvio in anticipo della campagna antincendio – il 3 giugno, anziché il 15 -, i roghi mettono a dura prova l’isola, da occidente a oriente. «In queste ore stanno bruciando contemporaneamente decine di ettari di aree a verde, dal bosco di Alcamo a Licodia, passando per Calatafimi – dichiara l’eurodeputato Ignazio Corrao – Siamo di fronte a un gravissimo attentato al nostro patrimonio ecologico, che provoca danni irreversibili, reso possibile anche dalle gravi inadempienze della Regione». Corrao ha agigunto di avere chiesto alla Commissione europea di avviare ispezioni per verificare eventuali responsabilità delle istituzioni regionali. «Com’è possibile una tale inerzia e la totale assenza di azioni di prevenzione?», si chiede il parlamentare europeo. 

Di avviso totalmente diverso è chiaramente il governo guidato da Nello Musumeci, che ha in Toto Cordaro e Toni Scilla – assessori rispettivamente al Territorio e all’Agricoltura – i riferimenti in materia. «La campagna antincendio in Sicilia partirà con grande anticipo, il prossimo 3 giugno – si legge in una nota di Palazzo d’Orleans – È la principale iniziativa di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi e di vegetazione messa in campo dal governo Musumeci, assieme a una serie di accordi con gli enti territoriali e le associazioni per fare fronte comune contro l’attacco dei piromani». Dietro quest’ultima espressione da sempre si celano tanti significati: l’azione deliberata di chi accende fuochi spinti da pulsioni particolari, così come il riferimento a casi di autocombustione, rappresenta una percentuale minoritaria delle cause di innesco. «La filosofia della stagione antincendio 2021 – afferma Cordaro – punta a mettere in campo tutti i mezzi disponibili per contrastare questa pratica delinquenziale messa in atto da chi non ha rispetto per l’ambiente, devastando il nostro territorio. Abbiamo coinvolto le associazioni di categoria degli agricoltori e adesso anche l’Anci, perché tutti i sindaci siano coinvolti, assieme al Corpo forestale, ai vigili del fuoco, alla Protezione civile centrale e territoriale, al migliore contenimento possibile del fenomeno».

Tra le misure previste c’è anche aumentare la vigilanza nei singoli territori, con il coinvolgimento dei Comuni, ma anche la realizzazione di nuovi punti fissi di avvistamento incendio. E poi ancora il pattugliamento a cavallo e con autovetture. A collaborare saranno anche le locali associazioni di volontariato della Protezione civile. In questo quadro, inevitabilmente, devono trovare posto le decine di migliaia di operai forestali che ogni anno vengono assunti stagionalmente per cercare di prevenire e intervenire in caso di roghi. Il settore, spesso è finito al centro delle polemiche e nel mirino degli attacchi della politica, a volte anche in maniera strumentale. «Manca una riforma organica dei forestali – attacca il deputato regionale del Movimento 5 stelle Giampiero Trizzino – Nei giorni scorsi ho raccolto il grido di allarme di molti operatori, i quali pare abbiano avuto rassicurazioni dal governo Musumeci di una manovra legislativa che li riguarda. Il M5s è pronto, come tra l’altro ha già fatto in altre occasioni, ad ammainare la bandiera di partito, per lavorare a testa bassa su un testo condiviso da tutto il Parlamento. Ma questo testo, sempreché esista, va prodotto in fretta».

Intanto nei giorni scorsi, è stata aggiudicata la gara d’appalto da circa tre milioni di euro per dotare la Regione di otto elicotteri antincendio. La procedura, per il quarto anno di fila, è andata alle imprese E+S Air e Helixcom, uniche partecipanti alle gare indette dalla Centrale unica di committenza dal 2017 in poi. Quest’anno, invece, a presentare un’offerta sono state anche da un’associazione temporanea d’imprese formata da Starwork, AirGreen ed EliFriulia. Le tre società, tuttavia, sono state escluse dalla commissione di gara perché coinvolte, nel 2019, in un provvedimento dell’Antitrust che le ha sanzionate per violazione della normativa in materia di concorrenza.


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