Troina, le polemiche sull’autenticità del dipinto di Tiziano Per Sgarbi è «una patacca». Sindaco: «Ha astio e rancore»

«Questo signore la deve smettere di rompere i coglioni perché oggi gli conviene fare polemica su
questo». Il nervosismo di Paolo
Giansiracusa, docente ordinario all’accademia delle Belle arti di Catania e consulente del Comune di Troina, è
palpabile. L’effetto Sgarbi sul caso del “falso” dipinto di Tiziano custodito dall’ente comunale in provincia di Enna, ha
colpito anche lui. Da giorni, infatti, va avanti una polemica: «Il dipinto di Tiziano è un falso
e il Comune si è fatto fregare 56mila euro
». Il quadro della discordia è il Ritratto di Paolo III del sedicesimo secolo attribuito al grande pittore veneziano.

La somma pagata dall’ente per l’acquisizione e come rimborso per le spese di deposito e trasporto del
quadro per il critico d’arte sarebbe spropositata perché «una copia di Tiziano – sostiene Vittorio Sgarbi parlando al telefono con MeridioNewsnon può valere più di 5.000 euro». Il sindaco di Troina Fabio Venezia, invece, è convinto dell’autenticità dell’opera. «Conoscendo i trascorsi di Sgarbi – afferma il primo cittadino – mi sarei meravigliato se avesse
detto che era un’opera autentica
. Del resto – aggiunge – lui è un autenticatore di opere false». 

Parole che sarebbero bastate a indurre Sgarbi ad annunciare una querela nei confronti del sindaco. Un atto che sembra destinato a essere solo il primo di un botta e risposta. «Anche noi – ammette Giansiracusa a MeridioNews – stiamo raccogliendo tutta la documentazione necessaria per procedere con delle azioni legali». Un obiettivo confermato da Venezia. «Un critico d’arte serio – dice il sindaco – prima di pronunciarsi con toni astiosi, vede l’opera di presenza, la analizza, legge gli studi già pubblicati e poi esprime un giudizio critico, pacato e su basi scientifiche». 

In effetti, Sgarbi quel dipinto di presenza non l’avrebbe mai visto e, stando a quanto ricostruito da questa testata, la sua pronuncia si sarebbe basata solo su una fotografia dell’opera. «La verità – sostiene Venezia – è che si è espresso per astio e rancore contro  Giansiracusa». In effetti, un precedente ci sarebbe: il prestito al Mart (il museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) del Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio. Il quadro
esposto nella chiesa di Santa Lucia alla Badia a Siracusa era stato chiesto in prestito dal polo museale di cui Sgarbi è presidente. Contrario al trasferimento, Giansiracusa si era opposto e aveva anche raccolto circa trecento firme di esperti per una petizione da presentare al governo nazionale per
bloccare l’iter

«Non c’è nessuna ripicca o
vendetta
– risponde Sgarbi – Il quadro è falso perché lo dico io che sono un critico d’arte celebre ed esperto di pittura del
500
». Per il sindaco di Troina, però, quelle di Sgarbi sarebbero «solo fesserie». Venezia è infatti convinto dell’autenticità dell’opera. «Ci siamo fatti mandare tutti i documenti – ricostruisce – e sono andato a vederlo in Svizzera nel caveau in cui era custodito». Come prova dell’autenticità dell’opera c’è la perizia del noto storico dell’arte Maurizio Marini.
«Conosco da molti anni questo Ritratto di Papa Paolo III Farnese – si legge nel documento in
possesso del Comune – Seduto, col capo coperto dal camauro e con una memoria nella mano destra,
sullo sfondo una finestra con uno scorcio paesistico». Marini sembra non avere
dubbi: l’olio su tela «è un significativo autografo di Tiziano Vecellio». Anche su questo però Sgarbi ha un punto di vista ben preciso: «Quella è una perizia privata e quindi pagata, che si rivela un’opinione
di un uomo simpatico sì, ma non di un autorevole studioso di Tiziano», attacca il critico riferendosi
all’esperto di Caravaggio. 

Al di là delle polemiche, il quadro adesso è esposto nella pinacoteca del Comune. Come si
legge nella perizia di Marini – unico documento che ne attesta l’autenticità – proviene dalla
collezione dei principi Giovannelli, la stessa di cui fa parte anche La Tempesta di Giorgione. «Non è un’opera trovata in uno scantinato – sottolinea il sindaco – Di sicuro vale più di cinque milioni di euro». Al momento, però, il
Comune non dispone di una documentazione che ne attesti l’effettivo valore
. E tanto basta a Sgarbi
per alzare i toni. «Che provi a venderla», suggerisce. Se non fosse che il sindaco ha emanato
una delibera per renderne impossibile la vendita. «Nei prossimi mesi – annuncia Venezia – organizzeremo un convegno internazionale e inviteremo autorevoli storici
dell’arte a pronunciarsi sul dipinto». Tra gli ospiti illustri è previsto anche uno dei più importanti studiosi di Tiziano di cui il sindaco, però, al momento preferisce non svelare l’identità. «Lo renderemo noto nei prossimi mesi. Non possiamo
seguire Sgarbi in una battaglia a chi la spara più grossa». Del resto, per il critico d’arte «quel dipinto resta
una patacca
».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]