Coronavirus, chiusa ogni attività produttiva non necessaria Conte: «È la crisi più difficile dal dopoguerra. Ce la faremo»

«Oggi dobbiamo fare un altro passo: chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva non strettamente necessaria a garantire beni e servizi essenziali». È questo il cuore della comunicazione arrivata nella tarda serata, dopo le 23.15, dal presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Una misura adottata dopo la riunione in teleconferenza di questo pomeriggio con i sindacati e con i rappresentanti delle industrie che resterà valida fino al prossimo 3 aprile.

Rimangono aperti farmacie, parafarmacie, supermercati, negozi di generi alimentari e di prima necessità che non subiranno nemmeno restrizioni dei giorni di apertura. «Non c’è ragione di fare una corsa agli acquisti e creare code», sottolinea Conte. Nessuno stop anche ai servizi bancari e postali e ai trasporti pubblici. «Rimangono operative anche le attività produttive rilevanti per la produzione nazionale. Rallentiamo il motore del Paese ma non lo fermiamo – dice – Non è una misura semplice ma è necessaria per affrontare la fase più acuta del contagio. L’emergenza sanitaria sta tramutando in emergenza economica, ma lo Stato c’è – assicura il premier – e il governo farà misure che consentiranno di rialzare la testa e ripartire». 

«Ho scelto di non minimizzare e di non nascondere la realtà – dice Conte in diretta – ma rendere tutti partecipi della sfida che stiamo affrontando in questo momento. È la crisi più difficile dal Secondo dopoguerra, siamo chiamati a misurarci con notizie e immagini che lasceranno per sempre un segno nella nostra memoria anche quanto tutto sarà finito». A livello nazionale i dati continuano a essere preoccupanti: solo oggi si contano 4.821 nuovi contagi e 793 persone decedute

«La morte dei cittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova – continua Conte – Non sono semplici numeri ma persone e storie di famiglie. Le misure sin qui adottate – ribadisce – richiedono tempo prima di dare i loro effetti e dobbiamo continuare a rispettarle con pazienza responsabilità e fiducia. Sono misure severe, ma non abbiamo alternative e dobbiamo resistere. Solo in questo modo riusciremo a tutelare noi e le persone che amiamo». Restare a casa è certamente un sacrificio ma «è minimo rispetto a chi rischia ogni giorno molto di più». È a medici, infermieri, forze dell’ordine, forze armate, farmacisti, cassieri, autotrasportatori e operatori dei servizi dell’informazione che va il pensiero di Conte. «Non stanno andando a lavorare, ma compiono ogni giorno un atto di responsabilità e di amore nei confronti dell’Italia». 

Oggi intanto era già arrivato lo stop a lotto, superenalotto e slot machineIl precedente decreto era stato firmato lo scorso 11 marzo con la stretta da parte del governo che aveva stabilito la chiusura di gran parte degli esercizi commerciali, fatta eccezione per supermercati, farmacie e poche altre categorie di negozi ritenuti necessari. Questo decreto era arrivato due giorni dopo quello che aveva trasformato tutta l’Italia in un’unica zona arancione. Intanto, la curva di crescita esponenziale in Sicilia non rallenta ma anzi continua a crescere costantemente negli ultimi tre giorni: sono 490 i contagiati in Sicilia82 in più nelle ultime 24 ore, e sei le persone decedute. 

«È il momento di stringersi forte come una catena a protezione del bene più importante, la vita. Se cede anche un solo anello, la catena viene meno – afferma ancora Conte – Le rinunce che adesso sembrano un passo indietro, in realtà servono per potere prendere poi la rincorsa. Stiamo rinunciando alle nostre abitudini, ma non al coraggio e alla speranza del futuro – conclude – Uniti ce la faremo». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]