La notizia di nuove partenze dalla stazione Centrale del capoluogo lombardo torna ad allarmare. La giunta Musumeci proprio ieri con un'ordinanza ha previsto l'obbligo di rimanere a casa anche per i congiunti di chi rientra
Treni da Milano, inviate guardie forestali a Messina Falcone: «Bloccarli». Quarantena pure per le famiglie
Bloccare i nuovi treni che stanno arrivando in Sicilia. L’appello arriva dall’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone e fa riferimento alla notizia, riportata ieri sera da alcune testate nazionali, di un nuovo importante flusso di viaggiatori salito sui convogli in partenza da Milano Centrale e diretti al Sud. «Gli enormi sacrifici, che gli italiani hanno accettato di compiere per fermare il coronavirus, rischiano di essere vanificati dalle zone d’ombra del decreto, come il mancato blocco dei treni», denuncia l’esponente del governo Musumeci.
Nelle stesse ore in cui dalla città meneghina in molti si sono presentati in stazione con i bagagli in mano, la giunta siciliana rendeva noti i contenuti della nuova ordinanza regionale. Tra le misure previste una novità importante: la quarantena domiciliare per tutti i componenti del nucleo familiare di chi fa rientro in Sicilia da altre regioni. La prescrizione è prevista «nel caso in cui l’appartamento non goda di stanza isolata con bagno annesso a esclusivo utilizzo» della persona tornata nell’isola. Ciò dunque significa che anche per i congiunti sarà valido «l’obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario» per un periodi di 14 giorni.
«Ho appena sentito e concordato con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e con il prefetto di Messina Carmela Librizzi le urgenti iniziative per i necessari controlli sanitari sulle centinaia di passeggeri in arrivo dal Nord – ha scritto su Facebook pochi minuti fa il presidente della Regione Nello Musumeci -. Ho anche dato disposizione ai servizi sanitari regionali, d’intesa con l’assessore Ruggero Razza, e alla nostra Protezione civile di verificare la provenienza dei passeggeri e il loro stato di salute. Intanto ho allertato le nostre guardie del Corpo forestale, che stanno convergendo su Messina. Serve la prudenza e la collaborazione di tutti, specie di chi è in arrivo. Non possiamo – avverte Musumeci – vanificare lo sforzo e il sacrificio che sta compiendo in questi giorni la comunità siciliana».
Ieri pomeriggio, pur non facendo esplicitamente riferimento al fenomeno degli spostamenti interregionali verificatisi in occasione della fuga di notizie sull’estensione della zona rossa a tutta la Lombardia, l’Istituto superiore di sanità ha specificato come nei prossimi giorni il numero dei contagi al Sud potrebbe registrare un’impennata a causa di comportamenti sbagliati. Il presidente Silvio Brusaferro ha ricordato i casi di aperitivi in piazza e assembramenti in mare, ma è chiaro che a incidere potrebbero essere anche gli oltre 20mila siciliani tornati a casa. Un numero che nelle prossime ore potrebbe aumentare e con esso la paura che il virus si diffonda ancora di più.