Coronavirus, in Sicilia otto contagi in più e prime multe A Catania metà dei casi, positivi pure studenti di Agraria

Due dipendenti dell’Asp di Catania sono risultati positivi al test del tampone per il coronavirus. Sono due degli otto nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia. I lavoratori erano in servizio alla direzione centrale di via Santa Maria La Grande, ma svolgevano soltanto compiti d’ufficio e non avevano contatti con il pubblico. Lo rende noto l’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo etneo con una nota in cui spiega anche che «le condizioni di salute dei due non destano preoccupazione». 

I NUMERI IN SICILIA, CATANIA EPICENTRO DEL CONTAGIO
Continua a salire, dunque, il numero dei contagiati dal Covid-19 nella città di Catania e in tutta la Sicilia: oggi la Regione Siciliana ha confermato che ci sono 62 test positivi nell’Isola, più della metà (35) si concentrano nel capoluogo etneo e nella sua provincia. E di questi una quindicina sono riferibili al cluster di Agraria. Non solo docenti e loro stretti parenti, ma nelle ultime ore si è aggiunto più di uno studente. Ieri erano 54 i positivi in tutta l’Isola, quindi oggi ce ne sono otto in più. Così distribuiti per provincia: 35 a Catania, 11 ad Agrigento (concentrati a Sciacca, più una coppia di coniugi a Ribera), 10 a Palermo, 2 a Messina, 2 a Siracusa, 1 a Enna e 1 a Ragusa.

A questi numeri va aggiunto un 63esimo caso, emerso nel tardo pomeriggio: è il primo positivo in provincia di Trapani, si tratta di un 62enne professore di matematica di Marsala tornato il 28 febbraio da Milano. Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 955 tamponi, di cui 881 negativi e 12 in attesa dei risultati. 

Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 41 sono in isolamento domiciliare e 2 sono guariti. In particolare a Catania ci sono quattro ricoverati all’ospedale Cannizzaro, che occupano tutti i posti disponibili nel reparto di Malattie infettive. Si trova invece ricoverato al Policlinico uno dei docenti di Agraria, risultato positivo al terzo tampone, dopo i primi due negativi, effettuato non a livello della faringe ma dei polmoni. Le sue condizioni sono stabili ma è ancora intubato

All’Asp di Catania, nel frattempo, sono stati disposti ed eseguiti i test sul personale dipendente dell’ufficio coinvolto, non meno di una quarantina di tamponi. In base a quanto si apprende, i due lavoratori hanno avvisato la direzione generale dell’Azienda sanitaria quando hanno riscontrato i primi sintomi. Da quel momento in poi, si sono autoisolati, nell’attesa che arrivassero i risultati. Adesso sono in isolamento domiciliare.

IL SOSPETTO CASO AUTOCTONO
Tra i 62 contagiati c’è anche una 27enne ricoverata al reparto Malattie infettive dell’ospedale Papardo di Messina. Al momento è l’unica positiva dell’isola di cui non si è riusciti a dimostrare il collegamento con persone o aree del Nord Italia. Sarebbe il primo caso autoctono di contagio e continuano le verifiche sui suoi spostamenti.

RINVIO ELEZIONI E PRIME MULTE
Intanto mentre la Regione decide di rinviare al 14 giugno le elezioni amministrative previste il 24 maggio nei Comuni siciliani interessati, entrano in vigore i divieti scattati stanotte col nuovo decreto del governo nazionale. E iniziano a fioccare le multe: cinque sale scommesse sanzionate a Palermo perché hanno aperto nonostante il divieto, 48 persone denunciate a Porto Empedocle per un partecipato corte funebre che si dirigeva tranquillamente verso il cimitero nonostante lo stop a qualunque assembramento. 

19MILA FUORISEDE RIENTRATI
Oggi l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha aggiornato il dato sui fuorisede rientrati negli ultimi giorni dalla Lombardia e dalle altre zone rosse e che si sono registrati sul portale Costruiresalute: sono 19mila. «È segno che si è colta la consapevolezza e l’importanza di fare saper che si è sul territorio. Mi attendo comportamenti conseguenti», ha detto l’assessore. Tutti coloro che sono rientrati devono osservare 14 giorni di quarantena a casa. 

LE TERAPIE INTENSIVE
La Regione porta anche avanti il piano per potenziare i posti letto di terapia intensiva, in vista di un’onda importante di contagi che sull’isola ancora non c’è stata ma che gli infettivologi si aspettano. In attesa di riaprire a Catania un padiglione dell’ospedale dismesso Vittorio Emanuele, per cui i tempi però non sarebbero brevissimi, è a Caltagirone che è stato individuato l’ospedale della provincia dove verranno ricoverati pazienti contagiati in caso di necessità. Sono in corso degli accorgimenti per creare nuovi posti di isolamento a pressione negativa. 

«È indispensabile – ha ribadito oggi l’assessore Razza – proseguire nell’opera di reperimento di posti letto, come stiamo facendo, e di realizzazione di ulteriori terapie intensive, come si sta verificando in questi giorni. Siamo forti dell’esperienza delle Regioni del Nord – ha aggiunto – e abbiamo dei giorni di ritardo nella crescita del fenomeno rispetto a loro che ci permette di preparare meglio le strutture». Attualmente in Sicilia i posti letto di terapia intensiva sono 346, anche se, stando alla rete sanitaria regionale, dovrebbero essere 428. Si lavora per raggiungere proprio questo numero.

RYANAIR CANCELLA TUTTI I VOLI
Ryanair ha annunciato la cancellazione di tutti i voli interni all’Italia e internazionali da e per il nostro Paese. Interessati quindi anche tutti i collegamenti che la compagnia irlandese effettua da e per gli aeroporti di Catania, Palermo, Comiso e Trapani. In particolare, «dalla mezzanotte di mercoledì 11 marzo alla mezzanotte di mercoledì 8 aprile sospenderemo tutti i voli domestici all’interno del territorio italiano. Dalla mezzanotte di venerdì 13 marzo alla mezzanotte di mercoledì 8 aprile sospenderemo tutti i voli internazionali da e per l’Italia». La low cost comunica che «tutti i passeggeri interessati da queste cancellazioni riceveranno una comunicazione via email e/o sms. I passeggeri che hanno bisogno di essere rimpatriati, potranno cambiare gratuitamente il proprio volo su uno dei voli Ryanair operativi fino alla mezzanotte di venerdì 13 marzo. I passeggeri interessati dalle cancellazioni dei voli potranno scegliere tra un rimborso completo del viaggio o un cambio gratuito del volo».


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