Coronavirus, preoccupa ritorno dei fuorisede in Sicilia In aeroporto controlli a saltare su chi arriva da Milano

«Lei è la prima persona che mi ferma da quando sono partito». Il primo passeggero che sbuca dagli arrivi dell’aeroporto di Catania, appena sceso dal volo proveniente da Milano Linate, allarga le braccia alla nostra domanda: «Lavoro in provincia di Monza e Brianza, hanno chiuso tutto: scuole, palestre, cinema. Che resto a fare?». È passato da poco mezzogiorno e lo scalo di Fontanarossa vive il consueto via vai, nemmeno troppo intenso, di utenti. Molti muniti di mascherina. L’avanguardia di chi arriva da Linate conferma la versione del primo passeggero: «Non mi è stata presa la temperatura, né in partenza né in arrivo. È davvero stupido», dice una fotografa che ha lavorato alla Fashion week di Milano, chiusa di gran fretta con un giorno di anticipo. Poi, però, gli altri che escono poco dopo, scesi sempre dallo stesso aereo, raccontano di essere stati controllati con il termometro.

Negli aeroporti siciliani l’allerta per il coronavirus è massima, i controlli su chi arriva dalla Lombardia ci sono ma non riescono a essere capillari. L’Usmaf, l’Ufficio sanità marittima e frontaliera che dipende dal ministero della Salute, ha annunciato che entro una settimana dovrebbero arrivare i termoscanner che aiuteranno a misurare la temperatura di più persone contemporaneamente. Stando a quanto riferiscono dalla Sac, la società di gestione di Fontanarossa, stamattina sono iniziati i controlli anche sui voli provenienti da Bergamo, oltre a quelli da Milano Linate e Malpensa, già attivi da sabato. E a quelli da Roma Fiumicino e sugli internazionali. A Palermo la Gesap comunica che la temperatura viene presa pure a chi arriva da Venezia

In queste ore sono moltissimi i fuorisede siciliani residenti in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna che, complice la sospensione delle attività universitarie, stanno tornando a casa. Il rientro, in realtà, interessa un po’ tutte le Regioni meridionali e la Basilicata è stata la prima, stamattina, a emanare un’ordinanza che impone la quarantena domiciliare per tutti coloro che tornano dalle quattro Regioni contagiate dal coronavirus. Stessa decisione presa volontariamente da quattro muratori siciliani, tornati a Mussomeli dopo aver lavorato a Vo’ Euganeo, il paesino in provincia di Padova dove si è registrato un decesso per coronavirus. I quattro non presentano alcun sintomo, ma dopo essersi consultati anche con i propri medici di famiglia, hanno deciso spontaneamente di rimanere in isolamento nelle loro abitazioni.

Al di là di questo episodio, in Sicilia ancora non è stato preso nessun provvedimento di ordine generale per chi torna da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia. Ma proprio in queste ore è in corso l’unità di crisi guidata dal governatore Nello Musumeci che ha convocato la stampa nel pomeriggio per aggiornamenti. 

Intanto, a frenare il ritorno dei fuorisede ci pensa il caro voli. «Abbiamo comprato il biglietto ieri, spendendo 300 euro a testa – raccontano due studenti dello Iulm di Milano appena arrivati con un volo proveniente da Malpensa – In aereo c’erano ragazzi che hanno pagato pure 400 euro». «La mia coinquilina ieri ha comprato il volo per Catania a 180 euro, oggi lo stesso volo costava 400 euro», aggiunge una studentessa d’Ingegneria del Politecnico di Milano, anche lei appena atterrata. «Io fortunatamente avevo preso il biglietto tempo fa», precisa. Tutti sollevati dall’essere tornati a casa «in tempo». «Abbiamo letto dell’ordinanza fatta in Basilicata – dicono i due studenti dello Iulm – in realtà è quello che ci ripetono da ieri anche le nostre madri».  

Non tutti però la pensano allo stesso modo. Una famiglia – mamma, papà e figlio tutti con mascherina – sono appena tornati da Milano. «Siamo stati a trovare nostra figlia e le abbiamo consigliato di rimanere lì dov’è, perché non crediamo che le strutture sanitarie siciliane siano preparate allo stesso modo». 

E se i prezzi degli aerei per la Sicilia lievitano, Trenitalia attua la politica inversa per disincentivare gli spostamenti. Chi in questi giorni rinuncia a viaggiare in treno avrà infatti il rimborso del biglietto (se acquistato entro il 23 febbraio e se riguarda un treno regionale) o un bonus da utilizzare per un nuovo viaggio entro un anno, per le Frecce e gli intercity.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]