I Ris dei carabinieri hanno individuato il dna del militare nell'abitazione del 57enne picchiato e strangolato lo scorso dieci novembre. Le indagini, quindi, sarebbero a una svolta decisiva
Modica, un indagato per l’omicidio del cuoco Lucifora È un carabiniere 39enne, il suo dna nella casa del delitto
A novanta giorni circa dalla morte del 57enne cuoco modicano Peppe Lucifora, le indagini dei carabinieri
sembrano finalmente arrivare ad una svolta. C’è infatti una
persona iscritta nel registro degli indagati. Si tratta di un 39enne appartenente proprio
all’Arma dei carabinieri, D.C. le iniziali, che è stato interrogato nella tarda mattinata di oggi.
Il cuoco, come si ricorderà, fu trovato senza vita il 10 novembre scorso
all’interno della propria abitazione al quartiere Dente, a Modica. Gli esami successivi
confermarono la morte violenta: Lucifora è stato barbaramente picchiato e poi
strangolato da una persona talmente forte da ucciderlo usando solo la mano destra,
stando ai segni rimasti sul corpo. Il cuoco, tramortito dalle percosse, non avrebbe
opposto neppure resistenza.
Sul luogo del delitto, alcuni giorni dopo, sono arrivati
anche i Ris di Messina. E proprio dall’individuazione del dna da parte del reparto investigazioni scientifiche si sarebbe giunti all’indagato. Le indagini vanno avanti, delicate e complesse, coordinate dal procuratore Fabio D’Anna e dal sostituto Francesco Riccio.