Il deputato palermitano non era eleggibile, lo ha deciso la Corte d'Appello di Palermo. Gli subentra il politico di Monreale, fratello del più noto Salvino. I due sono indagati con l'accusa di aver imbrogliato gli elettori proprio alle Regionali del 2017
Ars, decade Tony Rizzotto: subentra Mario Caputo Dalla Lega al «dialogo preferenziale» con Forza Italia
Fuori Tony Rizzotto, dentro Mario Caputo. Finisce così, quasi a metà legislatura, la querelle giudiziaria tra il deputato regionale e il primo dei non eletti nella lista di Noi con Salvini alle scorse regionali. L’ufficialità è arrivata soltanto stamattina, quando la corte d’Appello di Palermo ha accolto il ricorso presentato dal primo dei non eletti.
Secondo l’accusa di Caputo, infatti, Rizzotto avrebbe presieduto un ente di formazione accreditato con la Regione (e che – dunque – gestiva fondi pubblici) fino a 90 giorni prima delle regionali del 2017. L’accusa ha presentato ricorso proprio a partire da quel lasso di tempo: l’ex deputato della Lega, passato poi a Ora Sicilia di Luigi Genovese, avrebbe dovuto dimettersi dalla carica sei mesi prima del voto. Pena, l’essere dichiarato ineleggibile. In primo grado il tribunale aveva ritenuto che Rizzotto si fosse tempestivamente dimesso dalla carica e aveva considerato sufficiente una email interna, priva invece, secondo la Corte di appello che ha rovesciato l’esito, di ogni efficacia di prova. Le dimissioni erano state registrate alla Camera di commercio solo a seguito dell’elezione di Rizzotto: sempre i legali avevano rilevato come, anche dopo l’elezione, il deputato avesse ancora avuto accesso alle reti informatiche dell’Issford, cosa che dimostrava che la carica non era stata abbandonata.
Rizzotto dovrà abbandonare dunque Sala d’Ercole in favore di Caputo, fratello del più famoso Salvino. Quest’ultimo è stato già due volte sindaco di Monreale e quattro volte deputato regionale. Ad aprile 2018, i fratelli Caputo sono stati indagati – e la Procura di Termini Imerese ha chiesto il rinvio a giudizio – con l’accusa di attentato ai diritti politici dei cittadini. Per i pm avrebbero volutamente imbrogliato gli elettori facendo credere che il candidato alle Regionali del 2017 fosse il più famoso dei due, Salvino, e non Mario, neo eletto.
In che gruppo siederà all’Ars Mario Caputo che due anni fa si era candidato con la lista Noi con Salvini? Difficile che possa entra nel neonato gruppo della Lega, considerato che negli ultimi due anni i fratelli Caputo si sono allontanati dal Caroccio siciliano. La scorsa primavera il fratello Salvino è stato candidato sindaco alle Amministrative di Monreale sostenuto da Forza Italia, ma piazzandosi solo quarto. «È ancora presto per dirlo, intanto mi godo la bella notizia – dice Mario Caputo a MeridioNews – rifletterò e deciderò ma sicuramente sarà nel centrodestra a sostegno di Musumeci. Con Forza Italia – conclude – il dialogo è sempre aperto e preferenziale».