Migranti, procuratore Patronaggio sentito alla Camera «Non ci sono prove di collusioni tra ong e trafficanti»

«Finora non ci sono state prove di collusioni tra ong e trafficanti». È il punto da cui decide di partire il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio nel corso dell’audizione alla Camera davanti alle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia. Il magistrato ha risposto alle domande dei deputati, in relazione anche alle novità legislative introdotte da quel decreto Sicurezza bis, voluto da Salvini e che, secondo qualcuno, potrebbe essere stato concepito anche con la volontà di sottrarre competenze alle procure circondariali – come quella di Agrigento – per trasferire le inchieste alle procure distrettuali, a partire da Palermo e Catania. «Se si vuole leggere in maniera cattiva il decreto non si va da nessuna parte – ha detto Patronaggio -. Le procure distrettuali hanno mezzi superiori ai nostri quando si tratta di reati gravissimi, come schiavitù o tratta, ma sarebbe sbagliato pensare che dietro ogni ingresso in Italia ci sia un’associazione a delinquere», ha aggiunto facendo riferimento a uno degli articoli del decreto, quello in cui si specifica che da ora in poi anche le ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione, anche se non aggravata, passerà alle procure distrettuali. 

Inevitabile parlare anche di ong. Proprio nelle ore in cui si attende la decisione del gip sulla richiesta di convalida dell’arresto di Carola Rackete – la capitana della Sea Watch 3, sbarcata a Lampedusa dopo avere forzato il divieto imposto dal governo italiano – Patronaggio ha sottolineato come, a oggi, non è stato possibile provare rapporti penalmente rilevanti tra le navi che salvano i migranti e i trafficanti libici. «Non significa che non possano esserci contatti tra ong e la Libia – ha spiegato il procuratore -. Molte volte, per esempio, il parente all’estero che sa che ha un familiare nel barcone chiama per chiedere aiuto. Questo tipo di contatto può essere intercettato dalle ong ma non è penalmente rilevante. Lo sarebbe se fossero i trafficanti a dire: “Stiamo partendo, veniteveli a prendere”».

Patronaggio ha parlato anche dei mezzi investigativi necessari ad affrontare un fenomeno che inevitabilmente è transnazionale. «Le intercettazioni satellitari sarebbero uno strumento importante, come anche avviare collaborazioni con le autorità giudiziarie straniere». Ma in quest’ultimo caso vanno fatto dei distinguo: «Con la Libia sarebbe impensabile, con la Tunisia qualcosa si riesce a fare». Un passaggio anche sugli sbarchi fantasma, che spesso non finiscono al centro dell’attenzione mediatica ma che per Patronaggio potenzialmente possono essere più rischiosi di quelli che interessano le ong. «Mentre si agitava il caso della Sea Watch 3, negli stessi giorni in silenzio oltre 200 migranti sono sbarcati con vari mezzi, salvataggi di Guardia di finanza e Guardia costiera o barchini. Parliamo di persone che si sottraggono a qualsiasi tipo di identificazione e ciò è un pericolo. Basti pensare che alcuni terroristi che hanno agito in Europa sono entrati dalla Sicilia. Ma negli ultimi anni la repressione – conclude – ha dato buoni risultati».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]