Ipotesi sbarco Sea Watch, tutti gli scenari possibili Dalla maxi-multa al dubbio su chi dovrà indagare

Mentre a Lampedusa gli occhi sono tutti puntati verso la nave Sea Watch 3, entrata nelle acque territoriali dopo la decisione della comandante Carola Rackete di violare il divieto del governo italiano, c’è già chi si chiede cosa accadrà al termine dello stallo. L’ipotesi sbarco, per quanto ancora esclusa dal Viminale, sembra un’eventualità più concreta rispetto ai giorni scorsi. E potrebbe realizzarsi nel momento in cui, come già accaduto nei mesi passati, dai paesi dell’Ue dovessero arrivare segnali di disponibilità all’accoglienza nell’ottica della redistribuzione delle 42 persone rimaste a bordo della nave dell’ong tedesca, dopo il salvataggio nel Mediterraneo.

Quanto accadrà rappresenterà, a suo modo, una prima volta. Ciò che seguirà all’eventuale sbarco, infatti, dipenderà anche dalle norme introdotte dal decreto Sicurezza bis, voluto dal ministro degli Interni Matteo Salvini, che nelle ore scorse con una diretta Facebook ha attaccato l’ong, dando della «sbruffoncella» alla comandante Rackete e dicendosi pronto a schierare «la forza pubblica». Al momento, però, gli unici contatti con le forze dell’ordine sono stati quelli con le motovedette della guardia di finanza, che hanno intimato l’alt alla Sea Watch 3, ma senza ottenere risposta. 

E così, mentre nell’agone politico non si contano gli attacchi incrociati tra maggioranza e opposizione, resta da capire quali saranno le decisione adottate dalle autorità. A partire dal prefetto che, stando alle novità introdotte dal decreto, ha la possibilità di sanzionare con una multa fino a 50mila euro la comandante, l’armatore e il proprietario della nave. A riguardo il prefetto di Agrigento Dario Caputo ha già dichiarato di attendere indicazioni da Roma. Una scelta a suo modo prevedibile, se si considera che le prefetture sono gli organi territoriali del governo che dipendono strettamente dal ministero degli Interni. Nella fattispecie da Salvini. 

Ma ad attirare l’attenzione è un’altra questione. Da un punto di vista giudiziario, il decreto Sicurezza bis sposta alle procure distrettuali la competenza per l’ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione, anche nei casi in cui non ci siano aggravanti. Questo significa che a occuparsi di un’eventuale inchiesta potrebbe essere non più la procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, ma quella di Palermo. L’aspetto strettamente tecnico si tingerebbe di significati diversi, se si considerano le numerose occasioni in cui Salvini è entrato in polemica diretta con Patronaggio. A partire dall’indagine sul caso Diciotti, per il quale Patronaggio ipotizzò il reato di sequestro di persona, trasferendo le carte a Catania, sede del tribunale dei ministri. Quella vicenda, come si ricorderà, si concluse con la negazione dell’autorizzazione a procedere da parte del Parlamento.

Stando tuttavia a fonti vicine ai vertici della procura agrigentina, non sarebbe scontato il passaggio di competenze. Nel caso, infatti, in cui si aprisse un fascicolo soltanto per favoreggiamento – escludendo l’ipotesi dell’associazione a delinquere – a occuparsi delle indagini sarebbero i magistrati di viale Mazzini. «Dipende da quale sarà la contestazione, senza atti è impossibile fare previsioni», è il commento che arriva a MeridioNews da Agrigento. Per avere gli incartamenti ci sarà bisogno che la polizia giudiziaria salga a bordo della nave. Scenario questo che potrebbe coincidere soltanto con lo sbarco dei migranti. 

In serata, intanto, è arrivata la notizia – da fonti di Palazzo Chigi – secondo cui il governo italiano ha deciso di voler verificare l’eventuale condotta omissiva del governo olandese, paese nel quale la Sea Watch 3 è registrata. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]