Il patto criminale tra il boss e il consigliere Scozzari «Dobbiamo portare voti, siamo padroni dell’ospedale»

«Giuseppe ce l’ha fatta. Ce l’abbiamo fatta». Una telefonata dai toni entusiastici dell’11 giugno 2018 annuncia ad Angelo Occhipinti, detto Pescimoddu, l’elezione di Giuseppe Scozzari a consigliere comunale di Licata. Dall’altro lato della cornetta c’è Raimondo Semprevivo, che proprio dal neo-eletto ha avuto poco prima la notizia: «Vedi che sono scattato». Una triangolazione telefonica intercettata che ha contribuito a costruire i rapporti tra il massimo esponente della famiglia mafiosa di Licata e il politico locale, entrambi interessati dall’operazione Assedio.

«Un voto ce lo dobbiamo dare a chi è che dico io, a Peppe Scozzari. Dobbiamo portare a questo ragazzo […] che ogni due e tre siamo in ospedale, che siamo i padroni, che (Scozzari, ndr) comanda di più dei primari». In piena campagna elettorale, Occhipinti si sarebbe speso con gli «amici (altri appartenenti al clan, ndr)» per procurare voti a Scozzari e ottenere in cambio la disponibilità per «favori che avrebbero anche accresciuto il controllo esercitato sul territorio», scrivono gli inquirenti. Da responsabile del servizio tecnico dell’ospedale di Licata, con un ruolo di rilievo nell’Asp di Agrigento – tanto che di lui un primario di un altro ospedale parla come della «persona più importante che potesse esistere in Asp, per quanto mi riguarda lei conta più del mio direttore generale» – Scozzari (adesso indagato per concorso esterno in associazione mafiosa) avrebbe assicurato corsie preferenziali per l’accesso ai servizi sanitari alle persone indicate da Occhipinti. E non solo: una volta eletto, il consigliere avrebbe provveduto a tutelare gli interessi patrimoniali del boss e di Semprevivo. 

Un vero e proprio «patto criminale» quello tra Scozzari e Occhipinti. E «non vi è dubbio – scrivono gli inquirenti – che Scozzari, nel coltivare tale stabile frequentazione che si è tradotta in reciproci scambi di favori e appoggi, abbia avuto ben chiaro il profilo delinquenziale del suo sponsor e mentore». Del resto, la caratura criminale di Occhipinti era nota a tutti al punto che in molti sarebbero andati a bussare alla sua porta. Tra i due ci sarebbero stati rapporti costanti e di estrema confidenza. Tanto che, il giorno dopo l’elezione al consiglio comunale, vengono ripresi dalle telecamere all’uscita del quartier generale del gruppo mentre camminano a piedi abbracciati. Sono gli stessi giorni in cui, per riconoscenza, il neo-consigliere regala al boss un elettrodomestico. In un’altra occasione vengono immortalati mentre si salutano con un bacio

«Questa è una delle signorine che ti può portare qualche voto», avrebbe detto Occhipinti presentando la propria amante al candidato. In cambio Scozzari avrebbe dovuto velocizzare i tempi per una visita specialistica cui la donna doveva sottoporsi. E lui, infatti, stando a quanto registrato durante le indagini, si sarebbe attivato subito con una telefonata per fissare il controllo per l’indomani. «Tu quando arrivi in ospedale devi cercare sempre a Giuseppe Scozzari – avrebbe detto il boss a un altro sodale – Non ti scordare quel nome che quello non ti sbaglia, che quello è di tutti gli ospedali della provincia di Agrigento». 

In piena campagna elettorale, Occhipinti si sarebbe mostrato preoccupato. Nel magazzino di via Palma – diventato il «fortino» c’è una grande quantità di volantini elettorali di Scozzari. «Mettili qua che adesso li devo dare. Io qua non li posso tenere assai, io assai non ne posso tenere, a tutti attaccano (arrestano, ndr), a me e a lui pure, minchia con me, scambio di voti c’è. Hai capito?». Scozzari viene eletto con la lista civica Terra & Mare Impegno Primario – a sostegno del candidato sindaco vincitore Giuseppe Galanti – con 348 voti. Seduto sullo scranno del Palazzo di città, a luglio 2018, Scozzari avrebbe messo a disposizione il proprio peso politico per fare ottenere al capomafia e a Semprevivo la regolarizzazione amministrativa di un’area sottoposta a sequestro penale. 

Qualche mese prima, infatti, la polizia giudiziaria aveva sequestrato un terreno in contrada Colonne a Licata di proprietà di Semprevivo. È un’area su cui, insieme a Occhipinti, stava realizzando abusivamente un lido balneare con ristorante annesso. Mentre procedono i lavori di sbancamento, l’immobile viene sequestrato e i due denunciati. Per risolvere la situazione, i due si sarebbero rivolti al consigliere affinché si adoperasse per il dissequestro, «strumentalizzando il proprio ruolo istituzionale». Stando a quanto ricostruito, sarebbe stato lui a suggerire cosa dire ai tecnici durante un sopralluogo: «Gli devi dire, “abbiamo fatto pulire il terreno perché era diventato una discarica“». Sopralluogo al quale lui si guarda bene dall’essere presente: «E io non posso venire – si sarebbe giustifica – A che titolo vengo? Poi mi verbalizzano».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]