Finanziaria, la scomparsa dei fondi per l’ambiente Dagli stagionali Esa ai soldi per l’amianto e i fiumi

Le lacrime e il sangue della finanziaria regionale non risparmieranno l’ambiente. La discussione sulla legge di bilancio che ripartirà lunedì prossimo all’Ars verterà inevitabilmente sui tagli resi necessari per recuperare i 244 milioni di euro utili a coprire per il 2019 il disavanzo che pesa sulle finanze siciliane. La cifra fa parte di quell’oltre mezzo milione che è rimasto fuori dall’accordo sulla rateizzazione trentennale concesso da Roma per i tre quarti del deficit complessivo. Facendo un confronto tra la manovra approvata l’anno passato e la proposta che sarà sottoposta la prossima settimana ai deputati regionali – i quali avranno a disposizione la possibilità di suggerire modifiche al testo – saltano agli occhi i passi indietro in tema di investimenti sull’ambiente.

Scorrendo gli interventi pensati dall’assessore all’Economia, Gaetano Armao, colpisce l’eliminazione della voce relativa alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli alvei dei fiumi. L’anno passato era stata di sei milioni e mezzo la somma destinata alla cura del demanio fluviale. Una mossa che il presidente Musumeci aveva più volte sottolineato, rimarcandone il carattere di novità dopo anni in cui la pianificazione economica regionale aveva trascurato il tema. Lo stanziamento era stato accompagnato inoltre dall’istituzione dell’Autorità di bacino, che adesso, a meno di un anno dal suo debutto nell’amministrazione pubblica, potrebbe trovarsi spogliata della dotazione finanziaria. Un azzeramento che peraltro arriverebbe dopo che a dicembre, in occasione delle modifiche al bilancio 2018, l’Ars ha bocciato un emendamento che aumentava i fondi a disposizione per i fiumi. Il passo indietro arriverebbe tre mesi dopo la tragedia di Casteldaccia, dove a inizio novembre sono morte nove persone a causa dello straripamento del Milicia: nei giorni seguenti ai fatti, all’origine dei quali ci sarebbe innanzitutto la questione abusivismo, il presidente della Regione rimarcò l’importanza di tenere puliti gli alvei per consentire all’acqua di defluire ed evitare esondazioni. 

A perdersi per strada potrebbero essere poi gli oltre 1,8 milioni destinati alle spese per gli interventi di bonifica e messa in sicurezza delle discariche dismesse. Anche in questo caso si parla di un argomento d’attualità e per il quale nel corso dell’anno passato è stato creato un ufficio dedicato all’interno del dipartimento Acque e Rifiuti. Stesso discorso va fatto per il milione e 914mila euro che la giunta Musumeci aveva inserito per il piano di disinquinamento della provincia di Siracusa. A meno di cambiamenti in corso d’opera salteranno anche i 434mila euro per il potenziamento delle misure antisismiche nella zona industriale di Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta; interventi di miglioramento della sicurezza che inevitabilmente hanno un riflesso anche da un punto di vista ambientale per le possibili conseguenze che si avrebbero in caso di incidenti dettati da terremoti

Tra le voci che subiranno l’azzeramento ci sono poi gli interventi legati alla presenza dell’amianto nell’Isola. Nella passata finanziaria erano stati previsti oltre 300mila euro per la mappatura delle aree interessate dall’eternit e 200mila per la rimozione e lo smaltimento. C’è poi il caso – forse il più eclatante – della campagna di meccanizzazione agricola e delle relative somme da trasferire all’Ente sviluppo agricolo (Esa): stando alle tabelle presentate all’Ars, il taglio netto riguarderà i quasi nove milioni di euro che erano stati inseriti l’anno scorso in finanziaria. Un azzeramento che oltre ad avere ripercussioni sui territori comporterebbe pesanti riflessi anche sul piano dell’occupazione dei circa 390 operai stagionali. La mannaia, infine, si dovrebbe abbattere pure sulle risorse per la gestione del personale che opera nei parchi e nelle riserve naturali. In questo caso non si parla di azzeramento, ma di una riduzione delle somme rispetto all’anno scorso di oltre un terzo. Si passerebbe, infatti, da oltre 14 milioni e mezzo a meno di dieci milioni di euro.

Le cose potrebbero in parte cambiare, ed è questo l’auspicio di Musumeci e Armao, se da Roma si trovasse il modo per far passare in Parlamento un emendamento – ribattezzato Salva Sicilia, ma in realtà rivolto a tutte le Regioni – per spalmare su trent’anni anche i 540 milioni rimasti fuori dalla rateizzazione. Fino a ieri la speranza era che l’emendamento potesse trovare il via libera all’interno del decreto Semplificazioni, ma la decisione del governo di porre la fiducia ha fatto venire meno il proposito. Resta adesso lo spiraglio della finanziaria nazionale, che deve ancora completare il proprio iter tra i due rami parlamentari.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]