Il Muos di Niscemi, respinti i ricorsi degli attivisti Rimane valida la sentenza che salva le parabole

Il Consiglio di giustizia amministrativa ha dichiarato inammissibili i ricorsi delle associazioni contro il Muos. I giudici mettono fine quasi in maniera definitiva alla battaglia giudiziaria – limitatamente alla parte amministrativa perché resta aperto il filone penale – del movimento che si batte contro le parabole satellitari statunitensi installate e operative dentro la base militare di Niscemi.

Gli attivisti si erano opposti alle sentenze dello stesso Cga che dichiaravano il Muos non abusivo, una prima decisione che risale al 2015 e che aveva ribaltato invece la sentenza del Tar che era stata favorevole al movimento No Muos. Il Tar aveva infatti evidenziato che l’impianto militare lì non sarebbe potuto essere realizzato. Ma dopo quella prima vittoria seguirono solo sconfitte con pronunciamenti radicalmente diversi del massimo organo della giustizia amministrativa siciliana.

È contro quelle sentenze che il coordinamento No Muos, insieme a Legambiente, Wwf e al Comune di Niscemi avevano tentato l’ultima carta: quella del ricorso, che oggi arriva a sentenza. Una duplice sentenza del Cga – è un altro collegio che era chiamato a valutare – che boccia la domanda di revocazione dichiarandola infondata. In sintesi, i giudici amministrativi sostengono che i motivi avanzati dal movimento per annullare la sentenza del 2015 non sono ammissibili perché già esaminati. 

Adesso la battaglia giudiziaria contro il Muos resta aperta sul versante penale. Su questo fronte lo scorso aprile si è concluso il processo con rito abbreviato nei confronti del dirigente della Regione Giovanni Arnone e dei titolari di tre imprese che hanno lavorato al cantiere della base Usa, assolti dalle accuse di abusivismo edilizio e violazione della legge ambientale. Rimane aperto il processo con rito ordinario nei confronti di altre tre persone, tra titolari di altre ditte e direttore dei lavori. Per quanto riguarda l’aspetto amministrativo, la Cassazione deve ancora pronunciarsi sul ricorso del Comune di Niscemi che ha sollevato il difetto di giurisdizione del Cga siciliano. A prescindere dalle sentenze giudiziarie, va avanti l’impegno del movimento No Muos sul territorio. 

«Il Cga – commenta Legambiente – si è limitato a dichiarare inammissibili i motivi di revocazione sollevati da tutte le parti per profili meramente formali, con un orientamento giurisprudenziale restrittivo sulla conoscibilità della pubblicazione degli atti amministrativi, ma non è entrato nel merito delle specifiche censure sollevate da Legambiente sulle autorizzazioni al Muos relative alle gravi violazioni di tipo ambientale che permangono tuttora. È incontestabile – aggiunge Legambiente Sicilia – che il Muos si trovi in un’area sic di inedificabilità assoluta di particolare pregio naturalistico all’interno della sughereta di Niscemi».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]