L'arrivo di Bergoglio per molti sarebbe dovuta essere l'occasione per arrotondare le entrate. Come nel caso dei titolari di esercizi gastronimici. Così però non è stato. Il sindaco: «Ce l'abbiamo messa tutta, speriamo che la gente torni con il concerto di stasera»
Papa a Piazza Armerina, la delusione tra i commercianti «Sono qui dall’alba ma ho venduto solo qualche panino»
Una visita lampo, come nei programmi, ma che per i residenti – almeno per quelli che vedevano in essa un’occasione per fare affari – è stata un mezzo flop. L’arrivo di papa Francesco a Piazza Armerina non era atteso soltanto dai fedeli ma anche dai commercianti. Bergoglio ha salutato la folla che lo ha accolto – «è bello il sole della Sicilia» – per poi soffermarsi sui problemi che affliggono il territorio: «Sottosviluppo sociale e culturale, mancanza di dignitosa occupazione per i giovani, migrazioni di idee e nuclei familiari, usura e alcolismo».
Parole che hanno riscosso gli applausi di chi vede nel pontefice una figura di riferimento, non solo spirituale. Ma diverse ore dopo la ripartenza è inevitabile tirare i primi bilanci di una due giorni che ha ancora molto in programma, ma che non sembra essere partita con il piede giusto. Si prevedevano circa centomila fedeli, ma, stando alle prime stime, ne sono arrivati meno della metà. «Un giorno di magra come tutti gli altri giorni della settimana – raccontano davanti a un panificio -. Pensavamo fosse un avvenimento che potesse almeno farci guadagnare qualcosa ma così non si è rivelato». Inutile avere fatto una levataccia. «Siamo qui dalle 4 del mattino, ma non abbiamo venduto granché: qualche panino e qualche bibita».
Non sono pochi i commercianti che adesso lamentano il rischio di dovere buttare parte del cibo preparato in questi giorni in vista del grande evento. «Ho cominciato a preparare la rosticceria da alle 15 fino a stamattina alle 6, ma durante la notte bianca, in pochi sono entrati – commenta Giuseppe -. Speravamo nella giornata di oggi ma per ora abbiamo fatto meno di ferragosto». La delusione porta anche a conclusioni di lungo termine e così c’è chi pensa di chiudere l’attività e lasciare la città. «Se anche la visita del papa non è servita – lamenta sempre Giuseppe- l’unica cosa da fare è vendere il negozio».
Al momento a non riscuotere l’interesse preventivato è anche il concerto organizzato dalla Curia. Il sindaco Nino Cammarata preferisce spostare lo sguardo sul programma pomeridiano. «Il concerto organizzato dal Comune inizierà alle 18 e sono fiducioso che tornerà un buon afflusso di gente», commenta il primo cittadino. Che poi si sofferma sulle critiche dei commercianti. «Non riesco a spiegarmi una situazione del genere. Ci siamo attivati perché questa giornata potesse portare guadagno nelle casse dei commercianti. Ancora – conclude – è presto per fare un resoconto della giornata. Molti fedeli sono ripartiti e spero che con il concerto di stasera, le visite gratuite alla Villa del Casale e la rievocazione del Palio si possa ribaltare la situazione».