Che lo strappo nel centrodestra tra Lega e Forza Italia fosse ormai insanabile era chiaro. Ma l'ultimo messaggio del presidente dell'Ars è di quelli che non passano inosservati: «Non ti stai comportando da ministro di una democrazia occidentale»
Migranti, Micciché attacca Salvini sul caso Diciotti Post sui social: «Non sei razzista, sei solo stronzo»
«Matteo Salvini, dici di non temere l’intervento del presidente della Repubblica, quello del primo ministro, o quello di un procuratore. Io non ti auguro un’indagine per sequestro di persona. Ti auguro di riuscire a provare vergogna. Non so come tu riesca a dormire al pensiero di quanta sofferenza si stia procurando nel tuo nome. Salvini, non ti stai comportando da ministro di una democrazia occidentale, civile: non stai difendendo i confini d’Italia, perché persino l’ultimo dei soldati in guerra avrebbe pietà di un civile inerme, ferito, indifeso. Salvini, non agisci così perché intollerante o razzista. Perché nel lasciare 150 persone per tre giorni in balia di malattie e stenti su una nave non c’entra niente la razza o la diversità, c’entra l’essere disumani, sadici. E per cosa poi, per prendere 100 voti in più? Salvini, fattene una ragione, non sei razzista: sei solo stronzo».
Quando capita di leggere distrattamente uno status del genere, scorrendo il flusso di messaggi del social network Facebook, non si può fare a meno che fermarsi. Tornare indietro. E rileggere da quale profilo è stato scritto. Perché quasi non ci si crede che l’autore non sia un esponente degli anarchici o uno dei manifestanti questo pomeriggio al porto di Catania. A mirare diretto nei confronti del titolare de Viminale è un altro primo inquilino, Gianfranco Micciché, luogotenente di Silvio Berlusconi in Sicilia e presidente dell’Assemblea regionale siciliana. Che lo strappo all’interno del centrodestra tra la Lega e Forza Italia fosse ormai insanabile, era chiaro da tempo. Ma il primo inquilino di Sala d’Ercole, con un post diventato in pochi minuti virale in rete, traccia il solco definitivo.
Lontano dai cerchiobottismi di chi non vuole criticare troppo il leader del Carroccio perché, chissà, domani dei civili rapporti potrebbero tornare utili, è proprio Miccichè a definire lo strappo: o con noi o contro di noi. Ma a non aspettarselo erano anche i cittadini che lo seguono sui social: tante le critiche ricevute nei commenti al messaggio, mentre il suo assistente parlamentare, Ugo Zagarella, annuncia che anche lo stesso Micciché domattina sarà al porto di Catania dove 150 migranti sono ancora bloccati sulla nave militare Diciotti, insieme a circa 40 componenti dell’equipaggio. Una visita che segue quelle di vari esponenti del centro-sinistra, dal segretario Pd Maurizio Martina all’ex presidente della Camera Laura Boldrini, passando per il parlamentare regionale Claudio Fava.