Femminicidio Canicattini, confessione senza pentimento «Non premeditato, ma una progressione della violenza»

«Il delitto è avvenuto nell’ambito di un rapporto travagliato, contrassegnato da tempo da litigi e da un tasso di gelosia elevato. Riteniamo che non ci fosse premeditazione, è stato un classico delitto d’impeto. Anzi potremmo parlare di un caso di violenza progressiva, di una progressione della violenza». È così che il procuratore di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, ha descritto l’omicidio di Laura Petrolito compiuto dal suo compagno Paolo Cugno. Il 27enne ha confessato il delitto nella tarda nottata di ieri, «dopo un iniziale silenzio sulle sue responsabilità», come ha confermato anche il sostituto procuratore Marco Dragonetti che ha condotto l’interrogatorio durato oltre dodici ore all’interno della caserma di via Vittorio Emanuele a Canicattini Bagni. Il giovane si trova adesso in carcere con le accuse di omicidio aggravato e occultamento di cadavere.


Stando alla ricostruzione della dinamica fatta dagli inquirenti durante la conferenza stampa, l’omicidio sarebbe avvenuto intorno alle 22 di sabato sera in un appezzamento di terreno di proprietà della famiglia Cugno, in contrada Tradituso nella zona di Stallaini poco distante dal centro abitato canicattinese ma già in territorio di Noto. I due si sarebbero recati in campagna per dare da mangiare agli animali, probabilmente lei lo avrebbe accompagnato per tentare di chiarire l’ennesimo litigio. Non è comunque ancora chiaro se la ragazza sia stata costretta a seguito il compagno nel luogo dove poi è stata uccisa. Come ampiamente emerso dalle testimonianze rese da persone vicine alla coppia dopo la lunga giornata di interrogatori di ieri, infatti, la coppia era in crisi da tempo. Poco prima delle 22 avrebbero litigato e il 27enne, che adesso si trova in carcere, dopo averla minacciata e aggredita, avrebbe ucciso Laura utilizzando un coltello trovato in un capanno con il quale «ha inferto una serie di fendenti».

«Un delitto d’impeto e non premeditato». Sarebbe questa l’ipotesi confermata anche dal comandante dei carabinieri Luigi Grasso. Il giovane, dopo il tentativo di occultare il cadavere dentro una trivella chiusa con un coperchio da cui sporgeva comunque un braccio, non si sarebbe allontanato dalla zona di campagna e stava vagando nei dintorni. I carabinieri, infatti, lo hanno individuato in quelle campagne dopo poco tempo da quando si sono messe sulle sue tracce, grazie anche alle indicazioni del padre della ragazza. Nelle prime fasi dell’interrogatorio, Paolo Cugno si è chiuso a riccio, per poi crollare nella notte. «Ha confessato con lentezza e titubanza e non ha mostrato segni di pentimento, comunque era sconvolto e ha poi reso una descrizione dettagliata dei momenti prima dell’omicidio», ha detto il sostituto Dragonetti che ha diretto le indagini dei carabinieri. Nella giornata di ieri, i carabinieri hanno anche rintracciato l’arma del delitto nello stesso appezzamento di terreno. Intanto domani sarà l’autopsia a chiarire meglio le cause del decesso della ragazza e se la giovane è stata picchiata prima di essere uccisa.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]