Da Trapani a Catania: i lavori sulle ferrovie siciliane Pistorio: «Entro 2024 possibile Pa-Ct in un’ora e 54»

La cura del ferro procede, a piccoli passi, anche in Sicilia. Ogni volta che il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio sbarca nell’Isola non manca occasione per aggiornare il piano di interventi sulle malandate ferrovie siciliane. Ieri a Palermo ha annunciato che, grazie ai nuovi fondi concessi a Rfi, si riuscirà a «finanziare in maniera definitiva il completamento di tratte importanti: penso – ha sottolineato Delrio – al raddoppio della linea Catania-Messina e alla linea su Castelbuono lungo la Palermo-Messina; c’è da completare il ripristino della Palermo-Trapani e la velocizzazione sulla Catania-Siracusa fino ad Augusta». 

I fondi di cui parla il ministro sono i 9,9 miliardi di euro che andranno ad arricchire il contratto di programma Rfi 2017-2021 (che già valeva 18 miliardi di euro), cioè lo strumento che obbliga la società a partecipazione statale a seguire il piano di investimenti sulla linea ferrata italiana. In quale misura e in che tempi una parte di questi nuovi soldi finirà in Sicilia, però, non è ancora stato spiegato. «Ho chiesto al ministro che i finanziamenti si concentrino soprattutto sulla Palermo-Catania – spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Pistorio – per completarla tutta servono sei miliardi e l’obiettivo è farlo entro il 2030, ma intanto abbiamo proposto un primo step da ultimare entro il 2024». Il progetto è arrivare a collegare le due città in un’ora e 54 minuti tra sette anni. «Vogliamo tenere in esercizio il binario esistente e nel frattempo realizzare il secondo binario veloce entro il 2024, in modo da non chiudere la tratta. E solo dopo intervenire su quello esistente per velocizzarlo, così entro il 2030 avremo il raddoppio». Bisognerà adesso capire se agli annunci di Delrio seguirà davvero il finanziamento dell’opera da parte di Rfi. 

Intanto fervono i lavori sui binari dell’Isola. A cominciare proprio dalla Palermo-Catania. La novità è rappresentata dai 350 milioni di euro inseriti nella delibera Cipe pubblicata lo scorso aprile e destinati al tratto tra Fiumetorto e Lercara, interamente in provincia di Palermo. Sul versante orientale invece sono già stati appaltati i lavori tra Catania Bicocca e Catenanuova per 315 milioni di euro, e i cantieri dovrebbero aprire già quest’estate. Si è ancora alla fase progettuale per la Catenanuova-Raddusa (altri 450 milioni finanziati), in questo caso i tempi sono decisamente più lunghi e, in attesa che l’iter proceda, la Regione ha chiesto di intervenire sulla tratta già esistente fino a Enna per velocizzarla. Con questi rapidi interventi si punta a ridurre il tempo totale di percorrenza tra Palermo e Catania di una decina di minuti, portandolo a due ore e 40, stesso tempo impiegato dagli autobus. Vale invece 235 milioni di euro l’interramento dei binari tra Acquicella e Bicocca, funzionale alla realizzazione della seconda pista a Fontanarossa

Sulla Palermo-Messina a breve dovrebbe essere pronto il doppio binario tra Fiumetorto (in territorio di Termini Imerese) e Ogliastrillo (a Cefalù). «Tra giugno e luglio – spiega il dirigente del dipartimento Trasporti della Regione Fulvio Bellomo – verrà inaugurato questo tratto». Venti chilometri che rappresentano il primo lotto del raddoppio che proseguirà, per altri 12 chilometri, fino a Castelbuono. I lavori per questo secondo lotto – che vale 450 milioni di euro e prevede tre gallerie – sono stati aggiudicati già nel 2014 alla Toto Costruzioni, ma i lavori non sono mai partiti. «Prima sono subentrati dei problemi sul territorio tra Rfi e la Soprintendenza – sottolinea Bellomo -, poi, appena un mese fa, la società ha presentato una variante al progetto che a nostro avviso è sostanziale e rischia di farci perdere i finanziamenti».

Secondo il dirigente le modifiche chieste dall’appaltatore incidono in larga parte sulla proposta iniziale, col rischio che i finanziamenti europei già destinati all’opera possano essere ritirati alla luce di un progetto profondamente rivisto. Cambiamenti a costo zero e che sarebbero stati presentati come interventi migliorativi per il territorio. L’1 luglio Rfi dovrà dare una risposta all’impresa. «Se il progetto rimarrà quello originale – anticipa il dirigente – sarà possibile completare il raddoppio fino a Castelbuono entro il 2022 come da previsioni, altrimenti bisognerà ricominciare l’iter autorizzativo».

Altra novità degli ultimi mesi è rappresentata dai finanziamenti per il raddoppio del binario tra Fiumefreddo e Letojanni, sulla Catania-Messina. Si tratta di 800 milioni di euro inseriti nel contratto di programma di Rfi 2017-2021. «Il progetto – sottolinea Bellomo – è stato già approvato e i lavori potrebbero essere ultimati entro cinque anni». È questo il primo passo per il raddoppio di tutta la tratta, fino a Giampilieri, di cui di discute da anni e che interessa migliaia di pendolari che ogni giorni viaggiano sulla costa ionica. Poco più a Sud di doppio binario non si parla proprio: tra Catania e Siracusa il massimo che si prevede è la velocizzazione. Ed è per questo che tra qualche giorno (il 18 giugno) la linea ferroviaria chiuderà, così come successo la scorsa estate. I lavori di ammodernamento andranno avanti fino al 10 settembre.

Dall’altra parte dell’Isola, sono quattro anni che i pendolari hanno rinunciato a prendere il treno per viaggiare da Palermo a Trapani, perché la tratta che passa da Milo è chiusa e attende interventi di manutenzione straordinaria. Resta solo il percorso che passa da Castelvetrano, ma i tempi si allungano di tre volte. Per riaprire il collegamento sono stati finanziati 104 milioni di euro, in parte con il contratto di programma Rfi e il resto dai fondi Cipe. Ma il progetto di Ferrovie prevede il transito solo di treni diesel. «L’assessorato – spiega Bellomo – ha chiesto i finanziamenti per elettrificare la linea, servono 40 milioni e aspettiamo risposta dal governo». In totale circa 1,5 miliardi di euro stanziati che, stando agli annunci, potrebbero migliorare la mobilità dei siciliani. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]