Arte e scienza si fondono a Pollina Al via il progetto Torre delle Stelle

È possibile coniugare arte e scienza? Mondi distanti per fini e interessi, eppure a volte si incontrano dando vita a esperienze affascinanti. E spesso sono anche occasioni per conoscere beni culturali dimenticati o poco famosi. È il caso della Torre di Pollina intitolata a Francesco Maurolico, astronomo messinese che nella seconda metà del XVI secolo utilizzò la torre come osservatorio per le sue indagini astronomiche. A Maurolico viene generalmente attribuita la scoperta della Supernova nella costellazione di Cassiopea, avvenuta nel 1572.

È stata inaugurata lo scorso lo scorso 25 giugno la Torre delle Stelle, il progetto pensato ad hoc per la riqualificazione della Torre di Pollina e per riportare alla luce il personaggio di Maurolico, la cui vita e ricerche scientifiche sono ancora oggi poco note. Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il bando Giovani per la Cultura, il progetto ha come scopo la riqualificazione di beni di proprietà pubblica, ed è curato da un gruppo di associazioni e realtà del terzo settore, ovvero il Consorzio Ulisse, Eco Culture e Viaggi, Palma Nana e Ecomuseo Valdemone. Peculiarità di questo lavoro è l’avere affidato ai linguaggi innovativi dell’arte contemporanea la rivalutazione di un bene di interesse storico-artistico e la divulgazione scientifica attraverso gli strumenti offerti dalla digital art.

Il piano di divulgazione culturale del progetto è stato affidato al CLAC di Palermo, che ha invitato l’artista Gianluca Scuderi a realizzare un’opera site specific per la torre, con la curatela scientifica di Gabriella Sciortino. SN/1572 è un’opera di videoarte realizzata in motion graphic, un viaggio visivo e sonoro che dona al fruitore la possibilità di immergersi virtualmente nel cielo e vedere la luce della Supernova. Così Scuderi ci racconta il suo progetto, dalle fasi iniziali fino alla sua esecuzione: «Verso la fine del 2014 fui contattato dai ragazzi del Clac per realizzare un nuovo percorso di ricerca che si sarebbe concretizzato in un’istallazione permanente all’interno della Torre di Pollina. Il tema su cui lavorare era incredibilmente eccitante, vista la mia passione per l’astronomia. L’opera doveva parlare di un personaggio che negli anni non ha mai avuto l’importanza che avrebbe meritato: Francesco Maurolico, astronomo messinese che soggiornò per diversi anni a Pollina, forse lo scopritore di una nuova stella, la Supernova, una delle poche osservate a occhio nudo. Partendo da questo presupposto, ho cercato di sviluppare un concept che partisse dalla scoperta scientifica e attraversasse le emozioni e le sensazioni che Maurolico, forse, provò durante le lunghe ore d’osservazione». L’installazione è visitabile fino al 20 luglio, tutti i giorni dalle ore 17 alle 20.


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