SECONDO LE OPPOSIZIONI, IN AUTUNNO SERVIRA’ UNA NUOVA LEGGE DI VARIAZIONI DI BILANCIO

“Mancano all’appello nella finanziaria regionale del 2015 oltre 1 miliardo e 250 milioni” di euro.

Lo denunciano i partiti dell’opposizione all’Ars, che lanciano l’allarme sui conti della Regione siciliana dopo la nuova impugnativa dell’Ufficio del Commissario dello Stato di 21 articoli della legge di assestamento di Bilancio 2014. Impugnativa che ha colpito, in parte, norme prive di copertura finanziaria e prive delle relazioni tecniche più volte richieste al Governo dagli uffici dell’Ars e dallo stesso Ufficio del Commissario dello Stato.

Il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, ha sottolineato: “Nella finanziaria del prossimo anno, se dovessimo rispettare la struttura di questa legge che, pur con i correttivi delle opposizioni, non ha superato la scure del Commissario, andremo incontro ad una carenza di coperture finanziarie non indifferenti”.

“In sostanza – secondo Falcone – mancano all’appello sulla manovra del 2015, i 950 milioni di euro nel testo di quest’anno derivati dagli accantonamenti tributari, e i 113 milioni di euro del minor disavanzo sanitario che, con la legge che questo Parlamento ha approvato l’11 luglio del 2014, sono vincolati ad essere utilizzati per abbassare le addizionali Irap ed Irpef”.

Non si esclude che, ad ottobre, in occasione della presentazione del Dpef – dicono altri esponenti dei partiti del centrodestra – la Giunta sarà costretta a rifare i conti in vista della seguente legge di stabilità ed apportare nuove variazioni al bilancio.

Preoccupazione condivisa dall’assessore regionale all’Economia, Roberto Agnello: “Il Governo sta dimostrando di non volersi tirare indietro. Sappiamo che non ci può essere futuro senza i conti a posto e stiamo affrontando una pesante eredità, senza sottrarci a questa responsabilità. Siamo preoccupati per il 2015, ma vogliamo risolvere i problemi dell’Isola”.