Ars e governo regionale snobbano i 730 anni della bandiera siciliana

Da Francesco Puccio, esponente di Azione Siciliana, movimento fatto per lo più di giovani impegnati nel denunciare disservizi e soprusi, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“La nostra bandiera compie 730 anni, ma nessuno lo ricorda, molti nemmeno sanno cosa sia il 730° anniversario, altri ancora chiederanno cosa mai ci sia da festeggiare e perché,
ma sono 730 anni, e nessuno lo ricorda, nemmeno chi governa l’Isola sembra interessarsi poi così tanto all’evento, e tutto passerà in sordina.
Un evento importantissimo per tutta la Sicilia il “730° anniversario della Bandiera siciliana” l’evento per Antonomasia direi, quando il Popolo siciliano riuscì a liberarsi con le proprie forze del tiranno oppressore (Carlo D’Angiò). “Tutto accadde allo scoccar del Vespro”.
Anche Dante Alighieri, il sommo poeta, narra delle gesta dei Siciliani, avverte l’eccezionalità dell’impresa scrivendo testuali parole: «Se mala segnoria, che sempre accora li popoli suggetti, non avesse mosso Palermo a gridar: “Mora, mora!”. »
Ma forse, anzi certamente noi siciliani di oggi, abbiamo dimenticato tutto, affetti da un lungo sonno ultra secolare che ci rende evanescenti e smemorati, si è perso lo spirito guerriero che molte volte ci ha reso liberi, si è perso l’orgoglio di essere “Siciliani”.
C’è da dire per correttezza che, l’evento è oscurato dai recenti festeggiamenti del “150° anniversario dell’Unità d’Italia”, ma dovremmo ricordarci tutti che, prima di essere Italiani fummo e lo saremo sempre siciliani, fummo e lo saremo sempre un Popolo che ha scritto la storia del Mediterraneo, con la sua lingua, la sua storia, la sua cultura. “La sua Bandiera” un crocevia di razze che, indiscutibilmente ci rende unici, per usare un eufemismo di un amico a me caro : “Italiano di Sicilia” perché questo siamo, italiani di Sicilia.
Ad oggi, nulla trapela all’esterno di Palazzo D’Orleans e Palazzo dei Normanni, nulla si sa a riguardo festeggiamenti, iniziative, manifestazioni e quant’altro in onore della nostra gloriosa Bandiera, regna solo il silenzio che sa tanto d’indifferenza e fa presagire ad un nulla di fatto, o forse, molto probabilmente tutta questa gente sarà impegnata in tutt’altre iniziative che dirotta i loro pensieri altrove (Amministrative) perdendo così un occasione unica per sponsorizzare e valorizzare la Sicilia e la sua storia, si sta perdendo un occasione unica per un ritorno d’immagine che valorizzerebbe il prodotto “Sicilia” e tutto ciò che gravita intorno ad esso come: turismo, cultura, città d’arde, musei, siti archeologici, ristorazione etc. etc. in poche parole si sta perdendo l’opportunità di collocare l’Isola nel posto che più le compete vale a dire: ”Il centro de Mediterraneo”.
Azione Siciliana, è strettamente legata alle tradizioni della sua terra, con questo articolo prova a svegliare le coscienze di chi ci governa e della gente di Sicilia, evidenziando con forza che, la Bandiera siciliana appartiene ad un intero Popolo, lo rappresenta e va festeggiata e rivalorizzata. Saremo ripetitivi ma ci piace evidenziare che, La Bandiera giallo rossa col Triscele, (i colori rappresentano il giallo di Palermo ed il rosso di Corleone, prime città a ribellarsi allo strapotere francese) rappresenta un intero Popolo, rappresenta la sua storia, la cultura, l’arte e la sua tradizione, oltre il folklore, racchiude in quei 730 anni, altri millenni anni di storia, una grande storia, ma nessuno lo ricorda, o semplicemente nessuno vuol più ricordare.
La Sicilia, ed il suo Popolo devono riappropriarsi di una identità troppe volte omessa, troppe volte sostituita per far posto ad un’altra più giovane e troppe volte nascosta dietro vane e false verità.
Un popolo che disconosce la sua storia non ha futuro, un Popolo che nega ciò che è stato, sarà sempre sottomesso e forviato”.

Sull’argomento leggi anche:

Sicilia, alle radici della libertà
“Mora, mora! Morti a li Franzisi”

 

 

Redazione

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