Era ricercato da alcuni mesi in Italia ed è stato arrestato in Belgio. Adesso, il 38enne di Favara (in provincia di Agrigento) Mario Rizzo dovrà scontare cinque anni e quattro mesi di carcere. Una condanna per l’accusa di avere partecipato al tentato omicidio del ristoratore Saverio Sacco, di Porto Empedocle (nell’Agrigentino), avvenuto il 28 aprile […]
Ex collaboratore di giustizia di Favara arrestato in Belgio per tentato omicidio
Era ricercato da alcuni mesi in Italia ed è stato arrestato in Belgio. Adesso, il 38enne di Favara (in provincia di Agrigento) Mario Rizzo dovrà scontare cinque anni e quattro mesi di carcere. Una condanna per l’accusa di avere partecipato al tentato omicidio del ristoratore Saverio Sacco, di Porto Empedocle (nell’Agrigentino), avvenuto il 28 aprile del 2017 a Grace Hollogne, in Belgio, a colpi di pistola.
L’uomo, già coinvolto in vicende criminali, aveva iniziato a collaborare con gli inquirenti. Come prima cosa, si era proprio autoaccusato del tentato omicidio in Belgio, tirando in ballo il cognato e un altro uomo di Porto Empedocle Salvatore Prestia. Quest’ultimo, cognato del mafioso Fabrizio Messina, sarebbe stato il mandante dell’agguato. Secondo il suo racconto, si sarebbe trattato di un avvertimento: l’intento, infatti, avrebbe dovuto essere quello di gambizzare la vittima ma non ci sarebbe stata l’intenzione di ucciderlo.
Stando a quanto Rizzo aveva raccontato agli inquirenti in un primo momento, Sacco aveva subito una perquisizione della polizia belga e avrebbe raccontato dei suoi sospetti su Prestia, ritenuto l’autore della denuncia. Un affronto per l’empedoclino legato alla storica famiglia mafiosa del rione Cannelle che doveva essere vendicato sparandogli alle gambe.
Da lì Rizzo avrebbe iniziato un tentativo di collaborare con la giustizia, raccontando anche vicende legate a traffici illeciti sull’asse Favara-Belgio. Gli inquirenti, però, non gli hanno creduto. Quando il suo inserimento nel programma di protezione fu definitivamente bocciato, per la scarsa consistenza delle sue dichiarazioni, è arrivata la ritrattazione. Nel frattempo sono diventate definitive le condanne ed è stato emesso un ordine di carcerazione. Domani è già in programma l’udienza per l’estradizione.