Sabato scorso i castellesi hanno ceduto la vittoria (1-3) agli avversari del Libertas Villafranca, bestia nera del campionato. La festa per la permanenza in serie C è così rimandata. Si spera a sabato prossimo, dopo l'ultimo, atteso, derby della stagione contro il Misase Cannizzaro
Archigen Saturnia, salvezza (matematica) rinviata
Doveva essere la partita della definitiva salvezza ed invece la festa è stata rimandata. Si spera di poco, di una settimana appena. Sarebbe l’ideale dato che sabato prossimo sarà derby.
Dunque la nostra squadra del cuore, la Archigen Saturnia Acicastello, è stata sconfitta in casa da quella che si è rivelata essere la bestia nera dei castellesi: il Libertas Villafranca. Una partita che bissa e peggiora il risultato di andata, finito anche allora con una sconfitta, ma al tiebreak.
Una partita che, per differenziale tecnico e giocando in casa, non avrebbe dovuto creare talmente tante difficoltà ai saturnini da subire un secco 3-1. Comunque sia, così è stato: i ragazzi di Mister Marino sono arrivati all’appuntamento senza la necessaria concentrazione e senza sufficiente motivazione. La salvezza, in fondo, ormai è solo una questione matematica: difficile che da laggiù riescano a recuperare otto punti nelle ultime giornate di campionato, anche alla luce dei prossimi incontri delle candidate alla retrocessione.
La cronaca conferma un antico proverbio. Ovvero che il buongiorno si vede dal mattino. O dal primo set, in questo caso. Si perché la Archigen Saturnia è stata capace di partire bene, di andare avanti 12 a 6 e mantenere questo vantaggio fino al 20 a 13. Il set sembrava precedere sicuro verso una chiusura veloce quando il mister avversario opta per il doppio cambio opposto/palleggiatore e gli equilibri si stravolgono. Il Libertas Villafranca, assetata di punti utili a salvarsi, inizia a recuperare. Punto dopo punto si arriva al pareggio sul 24 pari. La ricerca del break che assegni il set è stata lunga e combattuta, con set ball in mano sia all’una che all’altra squadra. La spuntano gli ospiti con il raro punteggio di 33 a 31. Da un vantaggio massimo di sette punti a un set da recuperare: il buongiorno che si vede dal mattino, appunto.
Il secondo set inizia in maniera stentata, poi la Archigen Saturnia va in vantaggio, stacca gli avversari e pareggia il conto chiudendo il parziale 25 a 18. Ma non si va oltre: il terzo e il quarto set vedono costantemente in vantaggio gli ospiti di Villafranca e una Saturnia poco reattiva. La partita si fa noiosa e si chiude dopo quasi due ore di gioco per 3 a 1 per gli ospiti, che hanno vinto gli ultimi set lasciando i padroni di casa a 21 e a 20.
Non ci sono colpe da dare o individualismi da risaltare: è mancata la squadra. Tutti, dall’allenatore all’ultima riserva in panchina, sono mancati di voglia di vincere e chiudere definitivamente il discorso salvezza.
Se ne dovrà riparlare sabato prossimo, quindi, a Cannizzaro. Si giocherà l’ultimo derby della stagione contro il Misase, altra formazione affamata di punti per la salvezza. Ma queste partite, si sa, sono storia a parte, oltre le classifiche e le capacità tecniche. E speriamo che questa volta i saturnini si battano come sono capaci di fare.