Appello delle Associazioni degli insegnanti di lingue straniere

Le Associazioni degli insegnanti di lingue straniere ANIF
(Associazione Nazionale Insegnanti di Francese), ANILS (Associazione
Nazionale Insegnanti Lingue Straniere, associazione plurilingue) e
LEND (Lingua e Nuova Didattica, associazione plurilingue), in
occasione della riunione autunnale della CEO (Commissione dell’Europa
dell’Ovest, che riunisce i delegati delle associazioni di francese
dei paesi dell’Europa Occidentale) svoltasi a Roma nei giorni 28 e 29
ottobre:
l’Autriche (APFA) – Mme Christine Krainz
la Belgique néerlandophone (BVLF) – M. Raymond Gevaert
les TIC – M. Giedo Custers
le Danemark – Mme Lisbeth Oestergaard
l’Espagne (APFC) – Mme Carolina Vicente
l’Espagne (FEAPF) – M. Julián Serrano Heras
la Finlande (APFF) – Mme Margit Pennanen
la France ASDIFLE – M. Jean-Paul Basaille
la France ASDIFLE – Mme Geneviève Baraona
la Grèce (APFFU) – M. Stelios Markantonakis
la Grèce (APLF-GN) – Mme Vasso Vatamidou
l’Irlande (FTA-Dublin) – Mme Claire Greene
l’Islande (APFI) – Mme Vera Osk Valgardsdottir
Israël (APFI) – M. Roland Dayan
l’Italie (ANIF) – Mme Fiorella Casciato
l’Italie (ANILS) – Mme Anna Maria Crimi
l’Italie (LEND) – Mme Paola Bertocchini
le Luxembourg – M. Alain Hoffmann
la Norvège (ANEF) – Mme Aina Smith-Erichsen
les Pays Bas – Mme Chantal Weststrate
le Royaume-Uni (ALL) – M. Gérard Poulet
la Suède (AEFS) – Mme Anne Charlotte Cambier
la Suisse (APSF) – M. Urs Tschopp
Représentant au C.E. – M. Peter Erhard
Secrétaire Générale de la FIPF – Mme Martine Defontaine
Viceprés. de la FIPF et Présid. de la CECO-FIPF – Mme Janina Zielinska

prendono posizione contro

l’articolo 25 del decreto legislativo del 17 ottobre 2005 emanato dal
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulle
norme generali e sui livelli essenziali delle prestazioni sul secondo
ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione.

Di fronte all’attacco portato contro l’insegnamento/apprendimento di
una seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo e
secondo grado, le Associazioni ribadiscono le loro scelte in favore
del plurilinguismo e della pluriculturalità, codici genetici del
continente europeo, nonché delle scelte di cultura educativa
condivisa che si basano sul Quadro Europeo Comune di Riferimento per
le lingue e sulle numerose Raccomandazioni del Consiglio d’Europa.

Rilevano l’ipocrisia pedagogica e didattica con cui si afferma che,
eliminando la seconda lingua comunitaria e utilizzando per
l’apprendimento della lingua inglese anche il monte ore dedicato alla
seconda lingua comunitaria, si possa “offrire agli studenti
l’opportunità di conseguire un livello di apprendimento della lingua
inglese analogo a quello della lingua italiana” (Cit. art. 25). Tale
livello, che secondo il Portfolio europeo delle lingue, documento per
la valutazione delle acquisizioni in lingua elaborato dal Consiglio
d’Europa, corrisponderebbe ad un livello C1/C2, è di fatto non
raggiungibile in situazione di apprendimento formale.

Le Associazioni, consapevoli dell’importanza dell’inglese come lingua
internazionale, non intendono porsi in antagonismo con questa lingua
e il suo insegnamento, ma vogliono riaffermare la necessità, per
tutti gli studenti, di apprendere due lingue comunitarie, sia nella
prospettiva di una crescita personale, fondata su di un’educazione
plurilingue e pluriculturale di cittadino europeo, che nella
prospettiva di una formazione professionale che favorisca il suo
inserimento positivo nel mondo del lavoro che oggi richiede standard
sempre più elevati di conoscenze e competenze.

Redazione Step1

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