Un video risalente al 25 agosto 2018 che torna d’attualità, cinque anni dopo, attraverso un post su Facebook del leader della Lega Matteo Salvini. Protagonista, suo malgrado, Iolanda Apostolico, la giudice del tribunale di Catania che ha stoppato il decreto migranti del governo che prevede il trattenimento dei richiedenti asilo nei centri per il rimpatrio. […]
Salvini ripesca un video del 2018 con la giudice Apostolico al sit in pro-migranti. Il leghista Carrà chiede di intervenire
Un video risalente al 25 agosto 2018 che torna d’attualità, cinque anni dopo, attraverso un post su Facebook del leader della Lega Matteo Salvini. Protagonista, suo malgrado, Iolanda Apostolico, la giudice del tribunale di Catania che ha stoppato il decreto migranti del governo che prevede il trattenimento dei richiedenti asilo nei centri per il rimpatrio. Attirando le invettive del governo Meloni. «Mi sembra di vedere alcuni volti familiari», scrive ironico Salvini, ricordando come anche a quella data, nel 2018, ci fosse proprio lui a capo del Viminale. Nella ripresa si vedono alcuni manifestanti che quel giorno presero parte a un corteo antirazzista per protestare contro il trattenimento a bordo della nave Diciotti di 177 migranti. Tra le persone presenti al corteo, all’inizio del video, si vede proprio la giudice Apostolico.
L’inquadratura avviene da un punto di vista privilegiato. Chi riprende si trova infatti in mezzo al cordone di polizia in tenuta antisommossa. In un primo momento l’immagine è stretta proprio sulla magistrata, salvo poi essere allargata sul resto dei presenti. Gli attimi immortalati sembrano successivi a una carica di alleggerimento avvenuta poco prima. Tra i primi a commentare il video riesumato sulla pagina social del ministro, c’è il parlamentare della Lega Anastasio Carrà. Il politico, sindaco di Motta Sant’Anastasia e luogotenente dei carabinieri, ha invitato la giudice a smentire la propria presenza al porto di Catania oltre a chiedere dall’aula della Camera dei deputati una informativa urgente del ministro della Giustizia Carlo Nordio. L’Associazione nazionale magistrati, intanto, ha spiegato che valuterà insieme alla diretta interessata se e come intervenire.