Antenna Sicilia, l’ultimo incontro con Ciancio «Senza un accordo partiranno i licenziamenti»

«Quello che sappiamo è che l’azienda non sta aprendo a nessuna soluzione». Mancano due giorni alla chiusura della prima fase dell’iter di mobilità di 16 dipendenti su 23 di Antenna Sicilia e «al momento la trattativa è ferma», spiega Flaminia Belfiore, giornalista storica della testata. L’annuncio era arrivato sotto forma di lettera di licenziamento della quasi totalità della redazione e dei tecnici dell’emittente del gruppo guidato da Mario Ciancio Sanfilippo. «Si è deciso il netto ridimensionamento dell’attività di fornitore di contenuti con la soppressione di tutte le produzioni di programmi informativi, che rappresentano il centro di costo maggiore dell’attività – si legge nel testo inviato – per mantenere esclusivamente l’offerta di televendite e di quei programmi commerciali il cui budget e la cui redditività siano state preventivamente assicurate dai committenti». Il destino dei dipendenti sembra dunque essere quello dei 17 tecnici licenziati dall’emittente Telecolor – sempre del gruppo di viale Odorico da Pordenone – lo scorso primo giugno.

«Mercoledì ci sarà un nuovo incontro – prosegue Belfiore – stiamo cercando di capire cosa vogliono fare. Anche se la sensazione è che per la proprietà tutto si doveva chiudere già a luglio». «Tra due giorni termina la prima fase in sede aziendale», afferma Davide Foti, sindacalista della Cgil. «Abbiamo fatto delle proposte che a primo impatto ci hanno rifiutato». Ma anche secondo l’rsu la sensazione è che «se non si arriva a un accordo, partiranno i licenziamenti. Netti». La strada intrapresa, adesso, prevede il coinvolgimento delle istituzioni, a cominciare dall’assessore regionale al Lavoro Bruno Caruso e del sindaco di Catania Enzo Bianco. «Stiamo cercando di fare partire un tavolo con un intervento formale – sottolinea Foti – Vogliamo capire se vogliono davvero fare qualcosa». Dopo mercoledì si aprirà una seconda fase dell’iter con il passaggio di mediazione con l’Ufficio del lavoro per 30 giorni. Un mese durante il quale i dipendenti dovranno comunque garantire la presenza in redazione.

Alla base dei licenziamenti l’azienda pone la crisi vissuta dal passaggio al digitale terrestre e il calo degli introiti pubblicitari, così come i fondi regionali. Secondo i dati forniti ai dipendenti, i guadagni sono scesi da sette milioni 700mila euro nel 2010 a quattro milioni e mezzo nel 2012. Secondo le previsioni per l’anno in corso, i bilanci si assottiglieranno fino a toccare tre milioni 700mila euro. I vertici del gruppo Ciancio hanno dunque optato per l’eliminazione dei telegiornali, degli approfondimenti e anche del programma di punta Insieme. A permettere la presenza di Antenna Sicilia tra i canali assegnatari di frequenza saranno telepromozioni e qualche replica

I sindacati AssostampaSlcCgil e FistelCisl parlano in una nota congiunta di «una politica industriale miope e di corto respiro». Una chiusura che «infliggerà un nuovo duro colpo all’Informazione in Sicilia con la cancellazione di una voce storica e autorevole in un panorama informativo che sta subendo già durissimi colpi». Ad aggravare il quadro, l’assenza della Regione che, dopo il passaggio al digitale terrestre, non ha accompagnato l’iter con «una apposita legge di sostegno alle aziende e di finanziamento degli indispensabili strumenti di welfare per i lavoratori». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]